Writer ZON – Le nuove generazioni nei nuovi spazi e nuovi tempi delle migrazioni, pubblicato da Ediesse proposto da AMA Associazione Multiculturalità Attiva ed a cura di FILEF (Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie) affronta il delicato tema delle migrazioni, analizzando sia i vecchi che i nuovi flussi migratori nel territorio italiano
“Questo libro è figlio di un progetto europeo e campano, con destinatari non a caso indicati come Giovani Attivi, ma anche di una riflessione più alta, che ha coinvolto esperti delle problematiche migratorie, quali Enrico Pugliese, Rodolfo Ricci, Grazia Moffa, Adriana Bernardotti, Anselmo Botte e diverse strutture FILEF presenti all’estero. In questo modo la riflessione ha assecondato il cammino del progetto, che in partenza si era posto obiettivi ambiziosi e tuttavia limitati alla sola ricerca delle più utili azione per collegare migrazione ed immigrazione. Cioè ci si era detti: come spiegare ai giovani e in generale alle popolazioni locali che nostro compito è conoscere bene la storia dell’emigrazione italiana per farne tesoro e comprendere che molte vicende nella storia si ripetono e che gli immigrati di oggi somigliano molto ai nostri emigrati? Si trattava col progetto, attraverso diversi interventi di sensibilizzazione, quali l’avvio di nuove ricerche, la raccolta di testimonianze, lezioni e dibattiti nelle scuole di ogni ordine e grado, produzione di storie e fumetti, performance teatrali e musicali, di invitare i giovani a riscoprire il mondo delle migrazioni, e, in qualche modo le radici della propria identità.“, scrive nell’introduzione Francesco Calvanese.
Nel susseguirsi dei vari capitoli del testo, quindi, vengono analizzati i vari fenomeni migratori che hanno interessato l’Italia e gli italiani nel corso della storia, ma soprattutto nel presente, al fine di evidenziare le peculiarità dei nuovi movimenti migratori. Dopo i cenni storici, si passa all’analisi del mondo giovanile, fatto di mobilità, lavoro, associazionismo, con un intero spazio dedicato alle storie di giovani migranti. Ad esempio, rispetto ai tradizionali flussi migratori che hanno riguardato in diverse fasi l’Italia, ma anche l’Europa, si può far rilevare che ai flussi in uscita oggi non corrisponde un vero e proprio flusso di ritorno. Quindi il saldo migratorio è davvero tutto espresso (al netto) dai giovani che vanno via.
L’Italia è passata, negli ultimi quarant’anni, da Paese esclusivamente di emigrazione, a Paese prevalentemente di immigrazione, in base all’arrivo di nuovi flussi migratori nel territorio e del consolidamento di quelli già esistenti. Nel corso del tempo sono mutate anche le motivazioni che spingono al trasferimento, non più di carattere esclusivamente economico, ma volte a un cambiamento generale di vita o alla ricerca di un impiego coerente con il proprio percorso di studi e le proprie aspettative personali.
Un ulteriore spazio è dedicato all’emigrazione in Argentina, che ancora oggi è una delle destinazioni più ambite, poiché viene percepita come una società in ebollizione e fonte di dinamismo, al contrario di quella italiana ed europea, ritenuta immobile.
[ads2] Il capitolo successivo invece, a cura di Fabio Esposito, tratta della mobilità, del lavoro e dell’identità giovanile attraverso Ebasco, progetto di start-up dell‘associazione AMA, percorso formativo e di sensibilizzazione interdisciplinare ed intergenerazionale fondato sui diritti umani. “Un progetto che ha promosso un’idea di cittadinanza basata sul rispetto, dialogo e scambio, con il fine di contrastare e prevenire la formazione di pregiudizi e di stereotipi. Laboratori ludico-esperienziali, momenti seminariali e di approfondimento hanno affiancano la comunicazione non convenzionale attraverso i social network, stringendoci ed appassionandoci attraverso i temi delle migrazioni e del multiculturalismo. L’intento è stato, e sarà per sempre, quello di stimolare un clima positivo all’interno di gruppi misti, orientando alla solidarietà e all’inclusione sociale i cittadini italiani, gli immigrati in Italia e gli italiani nel mondo. […] Continuare a pensare all’immigrazione come una rovina è completamente fuori da ogni logica.”, si legge nelle pagine del libro.
Diretta conseguenza di questo nuova visione delle migrazioni è la multiculturalità, analizzata nei suoi aspetti positivi di allargamento di vedute e di condivisioni tra vari gruppi etnici. Proprio sulla nostra testata sono state raccolte le testimonianze e gli articoli dell’Associazione, che sempre per lo stesso Progetto EBASCO ha ideato una rubrica denominandola MulticulturalMente (al link: http://www.zerottonove.it/category/zon-magazine/ama-rubriche/). L’interessante excursus del volume, di cui consigliamo vivamente la lettura, si conclude con un capitolo intitolato: “Storie di giovani migranti”, dove, attraverso vari paragrafi contenenti altrettante storie di vita, si offre una testimonianza reale e personale del mondo migratorio, utile soprattutto alle nuove generazioni che si accingono a compiere questa nuova esperienza.
Gli autori
Francesco Calvanese, presidenza di FILEF nazionale,
Enrico Pugliese, professore emerito Università di Roma – La Sapienza,
Rodolfo Ricci, segretario nazionale della FIEI,
Grazia Moffa, docente di Sociologia del lavoro – Università di Salerno,
Adriana Bernardotti, ricercatrice della FILEF Argentina,
Fabio Esposito, responsabile dell’organizzazione del progetto Ebasco,
Anselmo Botte, responsabile della CGIL immigrazione di Salerno,
Antonio Sanfrancesco, presidente della FILEF Basilicata,
Alessandra Cosimato, presidente di AMA, associazione di multiculturalità
attiva,
Serena Capacchione, responsabile comunicazione del progetto Ebasco,
Alfonso D’Urso, progettista di eventi in campo artistico e culturale in
Spagna e in Italia,
Milena D’Urso, curatrice delle interviste in Africa,
Massimiliano Torre, sociologo