Consorzio di Bacino Salerno 2, salgono sui tetti i lavoratori impegnati in un cantiere del Casertano. Angelo Rispoli della Fiadel salernitana: “Certezze per i 17 operai impegnati sul posto. Il prefetto ci dia garanzie”
I lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2 impegnati in un cantiere del Casertano salgono sui tetti per protestare. La manifestazione è stata messa in atto a Caserta, da parte di 17 operai (15 del posto e una coppia di salernitani) che, da un edificio nei pressi della sede della Provincia di Caserta, hanno urlato il loro malcontento. La questione riguarda il rischio di un mancato riassorbimento per il personale che ha gestito fino a poco tempo fa la cava Maruzzella 3 a San Tammaro.
Angelo Rispoli, segretario della Fiadel, ha espresso la sua solidarietà agli operatori, annunciando l’occupazione della Provincia per un confronto con il presidente Giorgio Magliocca, sindaco di Pignataro Maggiore: «La protesta ha lo scopo di difendere il posto di lavoro e la dignità di queste persone.
Abbiamo trascorso la notte in bianco ma è importante lottare per i diritti di ognuno». Nel mirino, la decisione del Corisa2 di dismettere la gestione del sito di San Tammaro. «L’Ente Provincia è subentrato senza però avere la forza economica di riassorbire i 17 lavoratori. Inoltre ricordiamo che da tre mesi gli operai non percepiscono lo stipendio e che tra due mesi scadranno i contratti temporanei per altre 250 persone». L’appello del sindacato è rivolto al vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, per evitare una nuova emergenza rifiuti: «Chiediamo al vicegovernatore un incontro urgente per sbloccare la situazione». Il 29 maggio, intanto, si terrà un tavolo presso la prefettura di Salerno.