Festa delle Famiglie, ieri l’incontro preliminare al Teatro Ghirelli ha coinvolto 3 coppie di genitori “arcobaleno” con docenti, medici e counselors
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Il 3 maggio è sempre più vicino. In attesa della Festa delle Famiglie, grande evento nazionale che avrà luogo a Salerno (per promuovere la riflessione su tematiche troppo spesso ignorate, e riscoprire volti e colori delle famiglie “arcobaleno”), ieri un toccante momento d’incontro, organizzato alle ore 18 presso il Teatro Antonio Ghirelli, ha coinvolto docenti, counselors e famiglie “speciali” in una grande riflessione collettiva.
L’incontro con le famiglie presso il Teatro Ghirelli costituisce solo uno dei 5 eventi preliminari che introdurranno l’imminente festaggiamento (dopo la conferenza svoltasi ieri mattina presso la sede del Comune, oggi una serata dedicata ai libri sulla genitorialità, con Francesca Vecchioni, Samuele Cafasso e Antonella Ossorio; il 28 aprile, nel campus di Fisciano ci sarà la proiezione del film “Mie care mamme, miei cari papà”, di Viviana di Russo, e il 29 infine una giornata di studio all’Università dal titolo “La questione della cittadinanza per le famiglie arcobaleno”).
Ciononostante, il tema proposto – “Chi sono le famiglie arcobaleno?” – ha attirato da subito una vasta platea, che nel dibattito pomeridiano moderato dalla giornalista Fiorella Loffredo (oltre agli interventi della docente Annalisa Amodeo e del portavoce della Rete dei Giovani Luigi Bisogno) ha potuto ascoltare dal vivo le testimonianze di due papà (Leonardo e Fabio) e quattro mamme (Rossella e Roberta, poi Giuseppina e Raphaelle).
I loro racconti sono stati molto semplici, eppure bellissimi e commoventi: “Ho iniziato la mia vita di giovane lesbica pensando di dover rinunciare ad essere madre” racconta Giuseppina “negli anni ’80 qualcosa del genere era impensabile per una ragazza come me, ma poi nel 2000 il mondo è cambiato e tutto era molto diverso. Grazie alla procreazione medicalmente assistita siamo riuscite a coronare un sogno”.
Anche Raphaelle ha vissuto l’emozione di diventare madre con la sua compagna: “Noi non diventiamo mai genitori per caso, ma siamo molto consapevoli e responsabili di quel che facciamo. Intorno ai 37 anni abbiamo cominciato a cercare su Internet qualcosa che ci desse la speranza di diventare genitori, e abbiamo scoperto un’associazione francese che già si occupava di questo tipo di necessità. Ci si è aperto un mondo: lì gli ospedali accolgono gli omosessuali, come anche le coppie sterili, con estremo rispetto, e dopo 3 anni di viaggi è nata nostra figlia Lisa Marie. Poi abbiamo ripetuto l’esperienza e deciso di creare un’associazione, perché i nostri due figli si sentissero uniti ad altri bambini provenienti da contesti simili e per dare loro forza”.
“Spesso le insegnanti non sono preparate” spiega Rossella “perciò siamo andate a scuola 9 mesi prima di iscrivere nostro figlio Lorenzo, e abbiamo sempre spiegato con chiarezza a tutti i genitori chi eravamo e quali rapporti avevamo nel nostro contesto familiare. Una volta che tutte le curiosità delle coppie etero vengono esaurite, loro smettono di pensare a te come mamma lesbica e diventi un genitore come tutti gli altri”.
“Per me è importantissimo fare parte di Famiglie Arcobaleno” spiega Roberta “perché ci sono tantissime esperienze con cui confrontarsi”. Anche il Gruppo Scuola Famiglie Arcobaleno, rappresentato nel dibattito dalla counselor Giorgia Di Lorenzo, mantiene saldi i legami di vicinanza e cooperazione grazie ad incontri mensili e settimanali pensati per far interagire famiglie simili tra loro ampliandone la rete di conoscenze.
Oltre al pediatra Michele De Falco, ha preso parte all’incontro anche il capogruppo consiliare del Comune di Salerno Angelo Caramanno, a riprova del fatto che la Festa delle Famiglie non sarà una manifestazione qualunque, ma la festa di tutte le famiglie. Evento nato nel 2007, attualmente si svolge nell’ambito dell’IFED (International Family Equality Day) e nel tempo ha raggiunto, a partire dalle città più grandi, varie realtà locali italiane – mentre dallo scorso anno si è trasformata in un vero e proprio appuntamento nazionale, che si svolge ogni volta in una città diversa.
Il 3 maggio tutti presteranno gratuitamente il loro servizio per la domenica di festa, con laboratori per bambini, spettacoli, concerti e molte iniziative interessanti per piccoli e grandi, lungo l’intera giornata, dalle 10 alle 22. Un momento importante per scoprire che l’uguaglianza dell’amore materno non ha confini. Per info: www.festadellefamiglie.it.
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