Nonostante la Festa del Viccio Paesano sia un forte richiamo al passato, l’iniziativa parte proprio dal Forum dei Giovani di Castel San Lorenzo

La Festa del Viccio Paesano è giovane: ha appena compiuto il secondo anno. Anche l’iniziativa per crearla è partita da una fonte di giovinezza: idea e organizzazione sono del Forum dei Giovani di Castel San Lorenzo.

Durata tre giorni, dal 22 al 24 agosto, la festa si è presentata esattamente per quella che è stata la fonte di ispirazione: una visione di piatti tipici della tradizione attraverso gli occhi dei nuovi cittadini castellesi. Lo spazio che ha accolto la festa, infatti, era adornato da canne di fiume prese dal vicino Calore, che sono un richiamo alla nostra terra, e dalle foto dei ragazzi che hanno già lavorato l’anno scorso e hanno lavorato anche quest’anno per la realizzazione della festa.

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Il piatto su cui è stata incentrata la festa è qualcosa di estremamente povero e perciò legato alle vecchie usanze di preparare pasti veloci da mangiare ma, allo stesso tempo sostanziosi. Il “viccio”, infatti, è una particolare qualità di pane che può accompagnare o essere farcito con qualsiasi cosa; in particolare veniva tradizionalmente abbinato al “ciualieddu”, una ciambotta fatta con melanzane, patate o altre verdure.

Così, tra cibo e musica, la Festa del Viccio Paesano ha occupato le ultime serate di diverse persone del paese e dei dintorni, con l’impegno di riuscire a fare altrettanto per l’anno prossimo.