La Festa dei Giornalisti Salernitani ha riscosso un enorme successo, grazie alla presenza di Enzo Todaro e delle più grandi firme del panorama provinciale
Una cerimonia niente affatto scontata, quella organizzata ieri dai giornalisti salernitani presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città. La “Festa dei Giornalisti Salernitani” ha ospitato molte importanti personalità del mondo dell’informazione, a partire dal capofila Dott. Enzo Todaro (Presidente dell’Associazione Giornalisti Salernitani), nonché Ottavio Lucarelli (Presidente dell’OdG Campania), ed inoltre Guido Arzano, Presidente della Camera di Commercio di Salerno, con Alfonso Cantarella, Presidente della Fondazione CARISAL.
“La mia presenza qui, oggi, ha un preciso significato” afferma Enzo Todaro “In occasione della Festa dei Giornalisti Salernitani noi siamo, solo per oggi, padroni assoluti del Salone dei Marmi, che in questo momento occupiamo con le nostre presenze, perché l’Amministrazione comunale è fuori dalla porta. I media hanno il dovere d’informare il pubblico: è da mente bacata pensare che un giornalista possa tacere un evento o essere a servizio del potere”.
L’invito di Todaro è, dunque, rivolto a tutti gli operatori dell’universo mediatico affinché “non curvino la schiena davanti al potente di turno, poiché l’Italia ha il triste primato di essere solo al 70° posto tra i Paesi che difendono la libertà dell’informazione”.
Nel corso della serata, cui ha preso parte anche l’Assessore alla Cultura Ermanno Guerra, tre grandi firme del panorama salernitano hanno ricevuto altrettanto prestigiosi riconoscimenti: il premio Penna dell’Anno è andato ad Antonio Manzo, mentre i colleghi Antonella D’Annibale e Venanzio Postiglione hanno ricevuto la Medaglia d’Oro alla carriera.
“Nel corso dei miei 40 anni di attività ho avuto modo di assistere alla grande trasformazione del nostro Paese” dichiara Manzo, “oggi le reti d’informazione non funzionano più nella maniera tradizionale. Dobbiamo quindi essere rapidi nel recepire questo cambiamento, ma io non so se ce la faremo. L’imperativo “Fate presto”, intitolazione di un articolo rimasto famoso, diventa ora più che mai attuale”.
Antonella D’Annibale, invece, ringrazia per l’invito alla Festa dei Giornalisti Salernitani e ricorda alle giovani leve: “Il nostro è un mestiere che si costruisce giorno dopo giorno, con pazienza e tanta umiltà. Ai giovani consiglierei di non prendersi mai troppo sul serio“. Venanzio Postiglione, facendo eco alle parole di Enzo Todaro (“non si può imbavagliare il cervello”), constata poi che “il giornalismo migliore è il contrario della superficialità”, e che “il vero giornalismo è profondità”.
“Inoltre, per la prima volta in 200 anni, c’è in gioco il futuro del sistema mediatico, poiché oggi Internet diffonde l’informazione prescindendo dalla mediazione dei professionisti. Ricordiamoci, sempre, che nessun vento è favorevole per chi non sa dove vuole approdare”.
A sorpresa, L’Assessore Ermanno Guerra consegna poi una targa d’oro ad un quarto premiato: si tratta proprio di Enzo Todaro, che, commosso e stupito, ringrazia l’Assessorato e il Comune di Salerno e precisa: “Spesso noi giornalisti ci sentiamo come sparpagliati qua e là, ma guardate ora quanti ce ne sono in questa sala: quando vogliamo, sappiamo essere forti e coesi. Perciò – prosegue – colgo l’occasione per ricordarvi che tutti voi avete un’arma preziosa, e non in senso fisico. Il mondo dell’informazione è simile ad un bisturi: può sanare o stroncare la nostra società a seconda di come viene usato”. Il vasto pubblico in sala lo ha salutato, poi, con un enorme applauso.