Federico Buffa all’Università degli Studi di Salerno per l’ultimo appuntamento della stagione 2015/16 della rassegna Davimedia
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Federico Buffa all’Università degli Studi di Salerno: “La cosa più bella di questo campus è che c’è reale interazione tra docenti e studenti”
Il giornalista sportivo ha chiuso la stagione Davimedia 2015/2016
“Quando mi è stato chiesto di venire qua ho accettato immediatamente perché era da tempo che volevo visitare questa Università, incuriosito dal suo essere diversa da ogni altra istituzione italiana”, così Federico Buffa ha dato il via all’incontro che lo ha visto protagonista.
Un Aula Magna gremita di gente che ha accolto il giornalista con una standing ovation accompagnata da applausi scroscianti. Perché Buffa non è solo un personaggio che si occupa di sport, ma un ammaliatore che è stato in grado di cambiare i canoni del racconto sportivo riuscendo a conquistare il pubblico.
“Tutte le cose che faccio non sono scritte o pensate prima, sono emotive – così ha affermato Buffa – espressione di ciò che mi viene in mente in quel dato momento; se mi fermassi a pensare non riuscirei a dire le stesse cose. Viene bene solo ciò che si ama e io ho il privilegio di venire retribuito per qualcosa che farei anche gratis a tutte le ore del giorno”.
A chi domandava cosa rappresentasse per lui il basket, sport che lo ha appassionato fin da piccolo e che lo ha visto nascere professionalmente in veste di telecronista, Buffa ha risposto:” la pallacanestro è il filo rosso della mia esistenza. È un amore che ho conosciuto quando mi sono accorto che possiede una componente analitica che nessun altro sport ha”.
L’incontro è stato moderato dal direttore artistico Davimedia, Dottor Roberto Vargiu, dal Professor Francesco Colace, da Luca Scafuri, giornalista di Zon e da Mario Rinaldi, de “La Città di Salerno”.
“Ogni storia di sport ha un fascino indelebile – ha continuato Buffa – in esse vedi la fatica che gli essere umani sono in grado di affrontare per tentare di primeggiare in qualcosa. Queste storie amo continuare a raccontarle perché ci aiutano a conservarne la memoria, che è la cosa più importante che abbiamo, persa quella, si perde anche la propria identità”.
Si conclude così un’altra stagione Davimedia, una rassegna che ha portato presso l’Università degli Studi di Salerno, solo nel corso della stagione 2015/16, ospiti del calibro di Giuseppe Tornatore, Nek, Luca Carboni, Flavio Insinna, Rocco Papaleo, Roby Facchinetti, Arturo Brachetti e tanti altri.
Lo staff organizzativo, però, è già proiettato al futuro: altre novità sono già in ballo e si preannuncia una nuova edizione ricca di sorprese.
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