Associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso. Questi i reati che vedono indagati un ex parlamentare ed un Centro fisioterapico nel napoletano. Ma andiamo con ordine. Marco Pugliese, ex deputato irpino Pdl, ha presentato false attestazioni di cure fisioterapiche allo scopo di ottenere i rimborsi del servizio sanitario integrato. L’indagine coinvolge il Centro Fisiodomus di Casavatore (NA). Il Pm Woodcock ha disposto le perquisizioni eseguite dai carabinieri del NOE ed il centro risulta una ”struttura fantasma”. Dalle indagini sarebbe emerso che il Fisiodomus avrebbe emesso certificazioni e fatture per cure “in tutto o in parte inesistenti” a favore di parlamentari che avrebbero goduto dei rimborsi indebiti.
Al momento sono in tutto 5 gli indagati, su tutti spicca l’ex deputato Pdl (poi passato al Gruppo misto aderendo al Grande Sud), Marco Pugliese. Gli altri destinatari degli avvisi di garanzia sono: Rashid Mohmoud Al Omleh, gestore del Centro e ritenuto promotore dell’associazione, Raffaele Iovine, amministratore unico, Carlo Finizio, collaboratore di Alì Rashid e dipendente del Centro, Maria Pia Casamassa, co-titolare del Centro. I carabinieri per la tutela dell’Ambiente hanno eseguito perquisizioni domiciliari presso le abitazioni e gli uffici degli indagati. I fatti ipotizzati si riferiscono al 2008.
Dopo un incontro con i suoi legali, Pugliese diffonde una nota con la quale replica alle accuse dicendosi “totalmente esterrefatto“. Sottolinea, Pugliese, di aver “realmente ricevuto presso il centro fisioterapico Fisiodomus, specializzato in terapie riabilitative,assistenza sanitaria e fisioterapica a seguito di gravi infortuni e interventi chirurgici subiti”. L’ex deputato aggiunge poi che la vicenda “riguarda rimborsi relativi ad importi irrisori, dell’ammontare di qualche centinaio di euro, così come tra l’altro previsto dal tariffario per l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati”. Ai suoi avvocati, Pugliese ha affidato il mandato “al fine di affermare ed acclarare la propria totale estraneità ai fatti”.