Farmaci antitumorali rubati negli ospedali del Nord e ritrovati nei depositi del Sud, precisamente a Cava de’ Tirreni
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Rubavano farmaci antitumorali, soprattutto quelli di maggior costo, a ospedali e strutture pubbliche per rivenderli, a prezzi stracciati, sul mercato nero, principalmente all’estero. Una rete del malaffare che univa il Nord al Sud Italia, con base a Cava de’ Tirreni dove vi erano i depositi.
Stando a quanto appreso dall’edizione odierna del Tg1 delle 13, gli ambienti, non idonei alla conservazione dei costosissimi farmaci, ne provocavano l’alterazione.
Le misure sono state emesse dal Gip su richiesta della Dda di Bologna e sono in corso di esecuzione in varie località di Campania, Piemonte, Lombardia e Liguria dai militari di Ferrara, in collaborazione con i comandi provinciali di Napoli, Salerno, Caserta, Genova, Torino, Asti e Brescia.
L’operazione conclude un’indagine, avviata nel 2014 e supportata da attività tecnica e riscontri investigativi sul campo, che ha permesso di documentare, e quindi disarticolare, l’esistenza di un’ associazione a delinquere.
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