Settimana decisiva per la ripresa del campionato di Serie B. Fabiani: “Salernitana in grado di adeguarsi al protocollo”. Intanto De Luca da’ il via libera agli allenamenti del Napoli
Settimana probabilmente decisiva per la possibile ripresa del calcio italiano. In attesa del vertice con la Figc, in programma, l’8 maggio, il ministro Spadafora ha annunciato di aver chiesto al Comitato tecnico scientifico di “tornare a valutare la possibilità che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra“.
Intanto nella giornata di ieri è arrivata un’importante decisione della regione Campania. Il governatore Vincenzo De Luca ha infatti autorizzato il Napoli a tornare ad allenarsi con sedute individuali già a partire dalla giornata di lunedì.
Spera di poter fare lo stesso a stretto giro anche la Salernitana, come sottolineato dal suo ds Angelo Fabiani: “Se arriva il via libera, noi saremo pronti. Ci auguriamo di poter ricominciare a svolgere attività fisica al più presto. Se in Campania verrà dato il via libera, seguendo precise prescrizioni, noi siamo in grado di adeguarci al protocollo”. Salernitana attrezzata per la struttura ma non solo: “I tamponi? Possiamo procedere anche noi in autonomia – afferma il dirigente granata sulle colonne de Il Mattino – Un’attività di avvio e primo approccio può essere svolta tranquillamente e faceva già parte della nostra programmazione ordinaria, prima del lockdown per pandemia. Il problema è un altro: è come dire ad un contadino di andare in campagna senza i propri attrezzi, come zappare senza la zappa”.
Per Fabiani sarà fondamentale tornare a lavorare il prima possibile col pallone: “L’attività fisica in un centro sportivo male non farà, anzi sarebbe un primo passo importante per i calciatori che di solito sono fermi 15-18 giorni dopo la conclusione del campionato e che invece adesso sono a casa da due mesi. La preparazione atletica, finalizzata all’attività agonistica è un’altra cosa: deve, alla fine, sfociare nelle partite, perché con le partite si acquisiscono condizione e minutaggio. Dopo 7-8 giorni di ‘navette’, occorrerà trasformazione con il pallone. L’auspicio è che possa essere un primo passo verso le partite. Non far riprendere il campionato significherebbe un duro colpo alla quarta azienda italiana per fatturato”.