Europa Verde, da lunedì 7 marzo via alla raccolta beni non alimentari per il popolo ucraino
Sarà possibile donare vestiti, scarpe, coperte, pannolini e tanto altro tutte le mattine dalle ore 11.30 alle ore 13 presso la sede del partito in via Fabrizio Pinto 3.
Solidarietà: è la parola d’ordine di coloro che non possono fermare la guerra, ma che possono aiutare chi da quegli orrori vuole fuggire, dopo aver perso tutto. In Ucraina le immagini e le testimonianze di questa orribile guerra ci han mostrato famiglie spezzate, nell’animo e nel corpo. Chi ha perso dei cari, chi ha perso la casa, chi ha perso tutto.
Europa Verde Salerno vuole, nel suo piccolo, offrire il proprio contribuito allestendo un punto raccolta dove poter accogliere beni non alimentari come indumenti, scarpe, coperte, pannolini, assorbenti, medicinali da banco, giocattoli e tutto quello che la cittadinanza di Salerno può donare.
Tutto quello che per noi può risultare un di più può fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia e migliaia di profughi e per chi è ancora lì in Ucraina.
“Europa Verde da sempre sostiene fortemente la pace, ripudiando, come dice anche la nostra Costituzione, la guerra – il commento di Raffaele Di Noia, coordinatore cittadino di EV – Penso sia un dovere morale di tutti noi dare una mano. La guerra è detestabile, sempre. Ma questa in Ucraina ci ha dato un’immagine di quello che potrebbe davvero accadere a persone come noi, sorprese da un giorno all’altro a ritrovarsi senza più nulla. Mostriamo, tutti insieme, cosa può fare il popolo italiano per gli ucraini, in maniera concreta, senza troppi se o troppi ma. Noi ci siamo. Noi ci vogliamo essere”.
La raccolta sarà effettuata tutti i giorni, da lunedì 7 marzo, in collaborazione con Salerno Civica Plurale e Associazione Felicita, dalle 11.30 alle 13.00 e il martedì e il giovedì anche dalle ore 18.30 alle 20, presso la sede di Europa Verde Salerno in via Fabrizio Pinto 3. Sarà cura di Europa Verde e delle altre organizzazioni coinvolte provvedere allo smistamento coinvolgendo le famiglie ucraine salernitane.