Da Mozart a Schubert, passando per Haydn: l’Orchestra Sinfonica di Salerno si esibirà in concerto domenica 10 marzo al Teatro Augusteo
Eterna giovinezza è il titolo scelto per il concerto che l’Orchestra Sinfonica di Salerno Claudio Abbado terrà domenica (10 marzo), alle ore 18.30, al Teatro Augusteo di Salerno.
Mozart, Haydn e Schubert saranno i tre autori dai quali si attingerà per raccontare più di un secolo di musica e precisamente dal 1700 alle prime decadi dell’Ottocento. A salire sul podio del direttore sarà Pietro Semenzato, classe ’92 e che già vanta un invidiabile curriculum: dalle collaborazioni con il Teatro La Fenice di Venezia alle collaborazioni con la casa editrice Ricordi. Ha debuttato in “Bastiano e Bastiana”, “La Finta Semplice”, “Così fan tutte”, “Le Nozze di Figaro” di W. A. Mozart, “Il Maestro di Cappella” di D. Cimarosa, “Rita” di G. Donizetti, “La Cambiale” di Matrimonio, “Il Signor Bruschino”, “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, “Cecè” di R. Cipriano (prima esecuzione assoluta) e “Le Donne Gelose” di A. Zambon (prima esecuzione assoluta). Altra protagonista del concerto di domenica sera sarà la violoncellista Raffaella Cardaropoli.
Anche lei vanta un curriculum invidiabile: diplomata a soli 14 anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore presso il Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno sotto la guida del M° Liberato Santarpino, ha saputo conquistare il podio di numerosi e prestigiosi concorsi come il “Vienna New Year’s Concert” International Music Competition o il Premo Abbado come migliore violoncellista italiana, giusto per citarne alcuni.
Il concerto sarà aperto dall’esecuzione del Die Schuldigkeit des ersten Gebots K35 (L’Obbligo del primo comandamento), di Wolfgang Amadeus Mozart fra il 1766 ed il 1767: La prima esecuzione avvenne a Salisburgo nella Sala dei Cavalieri del Palazzo dell’Arcivescovado il 12 maggio del 1767.
L’oratorio completo comprendeva tre parti composte da Mozart la prima, da Michael Haydn la seconda e da Anton Cajetan Adlgasser la terza, ma le ultime due sono andate perdute. Subito l’OSSCA proporrà il “Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello ed orchestra” di Franz Joseph Haydn.
Una prima traccia di questo Concerto – che sembrava essere sparito nel nulla – risale 1961. La storia ricorda che fu il musicologo ceco Oldrich Pulkert a scoprirme una copia manoscritta settecentesca tra gli scaffali del Museo Nazionale di Praga. Ed è qui che si potrà ascoltare il suo deciso di Raffaella Cardaropoli. Si concluderà con la Sinfonia n. 5 in sib magg. D 485 di Franz Schubert, composta fra il settembre e l’ottobre del 1816. La prima esecuzione pubblica avvenne a Vienna il 17 Ottobre del 1841, tredici anni dopo la morte del compositore, diretta da Michael Leitermeyer.
Tutta la sinfonia è caratterizzata da un eloquio di una leggerezza aerea e di una fluidità che incanta. La critica afferma che è forse “l’Allegro Vivace l’apice del lavoro per l’incontenibile verve e la stupefacente scorrevolezza dei temi”.