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ESN Salerno scende in campo per la lotta all’omofobia

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ESN Salerno scende in campo per la lotta all’omofobia

Durante il 2015 Erasmus Student Network Italia promuoverà una campagna per l’uso del preservativo per sensibilizzare i giovani studenti italiani e internazionali sul problema delle malattie sessualmente trasmissibili

[ads2]ESN Salerno è particolarmente interessata al tema e per questo anche sul locale si muove già da tempo, cercando di sensibilizzare anche su un altro argomento di interesse sociale: l’omofobia. Per questo motivo Giovedì 27 Novembre nella cornice dell’Aula Verde della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno, si è svolto il convegno dal titolo “Diverso da chi? Dialogo con gli studenti su cultura, scienza e diritti della sessualità” organizzato dai Rotaract Club di Vallo della Lucania – Cilento e Campus Salerno dei due Principati, con la partnership di ESN Salerno, ELSA (European Law Students’ Association) e l’associazione studentesca AGORA’.

Sono intervenuti come relatori: i presidenti dei due Rotaract Club, Pietro Lombardi per la sezione cilentana e Andrea Melillo per la sezione universitaria; il dott. Carlo de Cristofaro, la prof.ssa Vitulia Ivone e il prof. Alessandro Cecchi Paone.

Interesse centrale del convegno è stato dibattere sul diritto alla libera espressione della propria sessualità, sia essa diretta verso una persona del proprio sesso o di quello opposto e comprendere perciò che l’omosessualità è una delle manifestazioni della dimensione affettivo-pulsionale dell’essere umano. Per fare questo il dott. De Cristofaro ha guidato le nostre menti in un viaggio a ritroso, facendoci quasi rivivere in maniera palpabile il modo in cui l’antica Roma concepiva l’omosessualità. Da subito è apparso chiaro quanto fosse netta la distinzione tra la vita pubblica e la vita privata del VIR: un soggetto indomito, al centro dell’ordinamento sociale romano, che poteva sottomettere chiunque avesse una capacità giuridica inferiore alla sua. A Roma l’omosessualità non era stigmatizzata, ma considerata come un’espressione dell’esperienza amorosa da poter vivere liberamente, purché l’immagine pubblica del cittadino libero restasse VIRile. Non vi era perciò alcuna ingerenza dell’autorità giuridica nella vita privata del VIR. E questo diritto, è quando sancisce e di nuovo ribadisce l’art. 8 della CEDU (Carta Europea dei Diritti Umani). Da un punto di vista giuridico l’unione omosessuale rappresenta una formazione sociale non idonea a costituirsi come famiglia, stante l’imprescindibile fine procreativo del matrimonio; ma sempre viene esplicitata la necessità di rispettare e garantire l’assenza di discriminazione sessuale in tutti gli ambiti e le sfere della vita sociale. La prof.ssa Vitulia Ivone, nel ricordare questo, sottolinea come sia compito dell’individuo, e non del giurista, far sentire la propria voce di adulto formato nelle sedi competenti.

omofobiaIl convegno si è poi concluso con l’intervento del prof. Cecchi Paone, riguardo alle origini profonde dell’omofobia, che ritiene radicata nel natalismo, cioè la cultura politica e religiosa secondo cui per aumentare il numero dei proseliti è necessario fare figli: ne conseguirebbe che gli omosessuali, colpevoli della “dispersione del seme”, non sono “utili” perché non producono proseliti alla causa. Pertanto, ricalca Cecchi Paone, se la nostra identità di esseri umani deriva dall’elaborazione dell’intimo affettivo e relazionale, la condanna dell’omosessualità e l’omofobia si pongono come negazione della dimensione costituitiva dell’essere umano.

Le riflessioni del convegno sono state poi la spinta a richiamare tutti i giovani presenti all’iniziativa promossa da Rotaract Club – Campus Salerno dei due Principati e ESN Salerno in occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS, indetta ogni anno il 1° dicembre, è dedicata ad accrescere la coscienza dell’epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV.

È stato in questo spirito che durante la giornata, tanti giovani tra membri del Rotaract, volontari di ESN Salerno e studenti Erasmus si sono dati appuntamento dinanzi la Mensa del Campus di Fisciano e, approfittando dell’affluenza per il pranzo, hanno distribuito gratuitamente 300 preservativi e vario materiale informativo, ricordando ai propri colleghi che la diversità è una ricchezza, chi ha paura della diversità ha paura della vita in fondo…ma la vita va anche protetta.

A cura di Rosalia Noto