Carannante, attaccante del NDT, parla in esclusiva ai nostri microfoni. La giovane partenopea è contenta della tripletta ma non chiude alla Serie B
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Una cosa è certa nelle ultime due settimane i talenti che sono cresciuti e che continuano a crescere in casa Napoli Dream Team stanno uscendo fuori. Se la settimana scorsa Gaudino, attualmente alla Woman Calvizzano, ha realizzato una doppietta, questa settimana è stato il turno di Roberta Carannante che contro l’Irpinia ha messo a segno la tripletta vincente. La giocatrice partenopea, stuzzicata, resta con i piedi per terra e rilancia: “ A mister Aielli non basta questa tripletta per la Serie B, siamo tante e dobbiamo lavorare”.
Quarta stagione al Napoli Dream Team, come sta andando?
“Tutto procede molto bene. Pur essendo una squadra che non fa punti in classifica, riusciamo ad imporci degli obiettivi importanti e lavoriamo duramente per raggiungerli”.
Domenica hai messo a segno una bella tripletta contro una formazione che ha in organico Lapomarda che di gol ne fa molti. Te l’aspettavi?
“La partita di Domenica è stata molto importante. Abbiamo giocato contro una squadra nuova, ma che è già ad un buon punto, e che può far bene in questo campionato. Siamo andate ad Avellino consapevoli di poter fare bene, e con la voglia di riscattarci dopo la prestazione deludente di domenica scorsa. Siamo scese in campo con tanta voglia di far bene. In questo campionato ci sono tanti bravi attaccanti, vedi Lapomarda, Olivieri.. Io non sono una che segna molto, non mi sarei mai aspettata di fare tre tutti insieme. Sono molto contenta, soprattutto perché questi gol sono serviti alla squadra per riuscire a portare a casa una vittoria importante”.
Il pallone almeno te lo sei portato a casa?
“Vista la situazione di degrado che vive il calcio femminile, soprattutto quello campano, portare il pallone a casa sarebbe stato dannoso per la squadra avversaria sotto il punto di vista economico, dato che tutte le società devono fare i salti mortali per portare avanti la squadra. Però le mie compagne di squadra me ne hanno regalato uno”.
Roberta, a chi è andata la dedica a fine partita?
“La dedica a fine partita è andata a chi, insieme a me, ci ha sempre creduto, a chi è sempre al mio fianco. E anche ad una persona che è a 10.000 chilometri di distanza, ma che mi ha sempre spronata”.
Per un’attaccante quant’è importante segnare?
“Per un attaccante è molto importante segnare. È quello per cui sei in campo. Quando esci dal campo senza aver segnato, sei sempre un po’ triste perché le tue compagne hanno lavorato duro 90 minuti per far sì che tu metta quella palla in rete, e non riuscirci è sempre un po’ frustrante”.
Pensi che questa tripletta possa essere d’input a mister Elio per farti calcare i palcoscenici della Serie B magari del tridente con Sara e Flavia ?
“Non servono tre gol a mister Aielli per capire chi sia in grado o meno di calcare certi palcoscenici. Tutte noi lavoriamo sodo per riuscire a ritagliarci un piccolo spazio nella rosa di Aielli. Ma senza pressione. Siamo tante, dobbiamo solo lavorare, lavorare e ancora lavorare. Deciderà lui se e quando sarà il momento. Voglio solo aprire una piccola parentesi su Sara Sibilio. La conosco molto bene, abbiamo giocato insieme per due anni, so quanto lavora duro ad ogni allenamento. Quanto cuore mette in quello che fa. Seppure io non giochi più con lei, resterà sempre il mio capitano, e rigiocarci insieme sarebbe stupendo”.
Il tuo idolo?
“Il mio idolo, lo sanno tutti, è Francesco Totti. Ho avuto la fortuna e l’onore di incontrarlo due volte. Si è mostrato come un ragazzo semplice e gentile e questo non ha fatto altro che rinforzare la mia passione per lui”.
Chi è Roberta fuori dal campo?
“Fuori dal campo sono una ragazza normalissima. Studio e Lavoro. Il tempo libero lo passo con le amiche e con la famiglia. Ho la passione per gli animali, mi fanno impazzire”.
Roberta pregi e difetti?
“Per quanto riguarda i pregi, sono una persona che ascolta molto, mi piace aiutare le persone in difficoltà, dare consigli. Sono solare, mi piace scherzare, anche in situazioni un po’ più serie. Difetti ne ho molti. Sono una che parla poco, per questo accumulo molto malessere che poi caccio fuori in modo sbagliato. Sono anche un po’ testarda e questo, a volte diventa un problema per chi mi sta vicino”.
Il tuo sogno?
“Sono una ragazza che sogna molto. Fortunatamente, come ti dicevo prima, un mio grande sogno (quello di incontrare il mio idolo) l’ho già realizzato. Gli altri sogni li tengo per me, sennò poi non si realizzano…”
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