I social network hanno sdoganato definitivamente il ruolo dell’eroe così come tutti lo conosciamo. Ormai chiunque può essere considerato uno di essi grazie ad atteggiamenti scellerati o manie stravaganti. In quest’ottica i campi di calcio risultano essere sempre i migliori palcoscenici per qualsiasi “esibizione” anomala degna di lode o strampalata
[ads1]
“Vuoi comprendere davvero un uomo??? Osserva come si comporta in un campo da calcio. Perchè per loro, il calcio, è esattamente come la vita.”
Questo aneddoto, molto noto per esperti del settore e non, è da sempre argomento di dibattito tra chi lo attribuisce al compianto allenatore triestino Nereo Rocco, e chi invece ritiene che sia una frase inventata da qualche giornalista in cerca di fortuna. A tal proposito se schierarsi con l’una o l’altra fazione è un fatto puramente soggettivo, lo stesso non si può dire dell’oggettività presente in queste poche righe. Il calcio, infatti, per la quasi totalità degli uomini non è solo un gioco, ma assume i connotati di qualcosa di sacro, intoccabile e divino.
Ed è proprio per questi motivi, uniti alla passione che ad ogni match smuove migliaia di persone, se ogni stadio esistente può diventare in qualsiasi momento il teatro ideale in cui calciatori, allenatori, tifosi, o persone comuni possono esibirsi con stravaganze e “genialate”, diventando di fatto eroi o fenomeni per qualche ora.
Rovesciate azzardate, cori ignorantissimi, campi disastrati o trovate pubblicitarie assurde , sono elemento ordinario in qualsiasi partita e naturalmente essi non possono mancare alla Salernitana, costituendo, di fatto, un elemento fondamentale del folklore che accompagna le partite in casa ed in trasferta della compagine granata.
Si, ok tutto molto bello. Ma “l’eroe” di giornata???
Tre vittorie consecutive, per un filotto di positività che in città mancava da anni e che si somma al sogno playoff distante solo due lunghezze. Sono questi i temi e le sensazioni principali che introducono la sfida del turno infrasettimanale tra Salernitana e Cittadella. La partita sul campo da gioco non è una delle migliori per entrambe le compagini che alla fine dei 90 minuti, privo di sussulti rilevanti, si dividono la posta in palio.
Più che le azioni sul manto erboso, però, il martedì di calcio all’Arechi è illuminato in gran parte dalla Curva Sud Siberiano che, come sempre e nonostante il giorno lavorativo, non ha fatto mancare il suo sostegno alla causa granata. A tal proposito la serata di ieri,tra le altre cose, probabilmente resterà nella storia per due motivi: in primis essa è stata occasione ideale per presentare ufficialmente il nuovo coro ideato dai supporters salernitani, costituito da un testo in rima che si muove sulle note del futuro tormentone estivo “Despacito” firmato da Daddy Yankee, a cui si sono ispirati anche i tifosi del San Lorenzo.
In secondo luogo, accanto alla onnipresente e caratteristica goliardia, il settore più caldo dello stadio si è reso partecipe anche di un gesto solidale forse passato un pò in sordina.Gli ultras di “sua maestà”, infatti, hanno permesso ad Alessandro, un giovane ragazzo affetto dalla sindrome di down nonchè presenza fissa in curva durante le partite casalinghe, di diventare il leader per una sera lasciandogli lanciare ed intonare i cori dalla balaustra. Un gesto che è stato ripreso ed etichettato come bellissimo anche dalla nota pagina Facebook “SerieB Ignorante”, ma che,soprattutto, avrà fatto impazzire di gioia il giovane ragazzo.
Quindi, per questa puntata, eroe del giorno può considerarsi, a pieno titolo, il grande cuore “granata” degli ultras Siberiano.
[ads2]