I social network hanno sdoganato definitivamente il ruolo dell’eroe così come tutti lo conosciamo. Ormai chiunque può essere considerato uno di essi grazie ad atteggiamenti scellerati o manie stravaganti. In quest’ottica i campi di calcio risultano essere sempre i migliori palcoscenici per qualsiasi “esibizione” anomala, degna di lode o addirittura strampalata
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“Vuoi comprendere davvero un uomo??? Osserva come si comporta in un campo da calcio. Perchè per loro, il calcio, è esattamente come la vita.”
Questo aneddoto, molto noto per esperti del settore e non, è da sempre argomento di dibattito tra chi lo attribuisce al compianto allenatore triestino Nereo Rocco, e chi invece ritiene che sia una frase inventata da qualche giornalista in cerca di fortuna. A tal proposito se schierarsi con l’una o l’altra fazione è un fatto puramente soggettivo, lo stesso non si può dire dell’oggettività presente in queste poche righe. Il calcio, infatti, per la quasi totalità degli uomini non è solo un gioco, ma assume i connotati di qualcosa di sacro, intoccabile e divino.
Ed è proprio per questi motivi, uniti alla passione che ad ogni match smuove migliaia di persone, se ogni stadio esistente può diventare in qualsiasi momento il teatro ideale in cui calciatori, allenatori, tifosi, o persone comuni possono esibirsi con stravaganze e “genialate”, diventando di fatto eroi o fenomeni per qualche ora.
Rovesciate azzardate, cori ignorantissimi, campi disastrati o trovate pubblicitarie assurde , sono elemento ordinario in qualsiasi partita e naturalmente essi non possono mancare alla Salernitana, costituendo, di fatto, un elemento fondamentale del folklore che accompagna le partite in casa ed in trasferta della compagine granata.
Si, ok tutto molto bello. Ma “l’eroe” di giornata???
Dopo la vittoria in casa a danno delle rondinelle bresciane, la Salernitana nel posticipo della 31esima giornata si ritrova a fronteggiare la Virtus Entella che, sotto la guida dell’ex granata Roberto Breda, avanza spedita verso la zona playoff. Proprio per questo motivo, frasi come “basta anche un pareggio” o “bisogna vincere quelle in casa” costituiscono il leitmotiv settimanale che tra i bar e le piazze cittadine ha scandito le ore prima della definitiva trasferta granata in terra ligure.
Sul prato del comunale di Chiavari, però, la squadra agli ordini di mister Bollini sfodera un atteggiamento forse inedito o forse atteso da troppo tempo, e grazie ad un goal di Massimo Coda riesce anche ad effettuare il colpaccio portando a casa 3 punti pesantissimi che riaprono scenari bellissimi per la classifica di “Sua maestà”.
Dal punto di vista puramente tecnico oltre i soliti Gomis, sempre più una sicurezza lì dietro, e Coda, che finalmente sembra essersi definitivamente sbloccato lì davanti, e nonostante la nota dolente Zito,vittima di una espulsione evitabile, l’attenzione è stata catalizzata per buona parte del match anche da Alessandro Tuia. Con la fascia da capitano al braccio,divenuta da diverso tempo ormai un suo marchio di fabbrica, ed il suo posizionamento al centro della difesa, il calciatore di origine laziale ha sfoderato una buonissima prestazione, chiudendo definitivamente in un angolo tutte le critiche dirette in diverse occasioni ai suoi danni.
Concentrato, preciso e costantemente sugli scudi in occasione delle sortite offensive dei giocatori liguri Tuia è stato anche co-protagonista del goal vittoria siglato dai granata grazie ad un suo lancio, in pieno stile Bonucci, che ha messo Massimo Coda a tu per tu con il portiere avversario. Ottimale il suo apporto in fase di gestione del risultato anche durante tutto l’arco del secondo tempo e soprattutto quando la compagine campana si è ritrovata in dieci uomini, a suggellare una prestazione da vero leader, come suggerisce la fascia al suo braccio.
Quindi, per questa puntata, eroe del giorno può considerarsi, a pieno titolo, il “muro difensivo” Alessandro Tuia.
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