Scoperte alcune irregolarità di natura amministrativa e penale da parte delle guardie della Protezione animali, concentrate soprattutto su bracconaggio e recupero fauna
Nonostante il maltempo degli ultimi giorni, le guardie della Protezione animali non hanno interrotto i controlli per salvaguardare il flusso migratorio dell’avifauna. La scarsa presenza di passo ed il maltempo hanno contribuito a far desistere buona parte dei cacciatori salernitani. Ma non sono mancate irregolarità di natura amministrativa e penale, tra cui bracconaggio.
Sanzionati alcuni cacciatori per aver omesso di segnare la giornata di caccia e non aver segnato i capi abbattuti. In due casi nella zona di Eboli, gli amanti di Diana avevano incernierato alcune allodole senza però marcarle sul Tesserino venatorio (così come prescritto dalla Legge 157/92). Un soggetto, invece, è stato sorpreso a praticare l’attività venatoria nell’area della Riserva Foce Sele-Tanagro, area in cui è vietata tale attività. Durante la fase di monitoraggio da parte delle guardie, è stato udito un colpo a poche decine di metri dalla sponda del Sele, il soggetto aveva sparato ad un Tordo, che probabilmente non è stato colpito, poiché non è stato possibile recuperarlo. Il soggetto è stato però identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria.
Non sono mancati recuperi di fauna selvatica in difficoltà, tra questi ultimi, un Gheppio ferito da arma da fuoco all’ala ed una Ghiandaia, probabilmente impattata con un automezzo.
L’Enpa ricorda ai cittadini di denunciare la presenza di richiami acustici, trappole ed altri mezzi non consentiti, alle Autorità e di microchippare i propri cani.