L’Exit club di Emma Marrone riapre le porte anche al Palasele di Eboli, tra i cambi d’abito “in diretta” ed i tre momenti dedicati ai medley che fanno da cornice al secondo atto della tournèe dello scorso anno
“Ma che palle! Esiste un’altra vita? Esiste un’altra strada….che non porti a Roma?” Quella cantata da Emma Marrone nel ritornello di “Mondiale” è la stessa Roma che il prossimo 1 marzo fungerà da ultima tappa per il suo “Essere qui Tour – Exit edition 2019”, la nuova trance di concerti indoor che fa da secondo atto agli appuntamenti della scorsa primavera.
Tra la data iniziale di Bari e quella finale della sopracitata capitale, c’è stato spazio anche per il Palasele di Eboli dove la cantante salentina è approdata nella serata di ieri per riaprire le porte del funambolico EXIT club, il locale immaginario che nella scorsa serie di concerti fungeva quasi da primo banco di prova per una giovane artista intenta a convincere il gestore nel lasciarla suonare.
Da semplice comparsa scelta per riempire una serata vuota, però, a questo giro di giostra la stessa artista diventa l’unica e vera protagonista di uno show potente che si palesa agli occhi del pubblico attraverso le movenze e gli scuotimenti di Emma Marrone che, indossando una giacca in tinta argento vivo su sfondo nero , quasi cerca di confondersi e diventare un tutt’uno con una serie di scenografie illuminate dallo stesso colore e che spiccano grazie al contrasto con le immagini statiche utilizzate per ritrarre l’ingresso del club sul fondo del palco.
Lo stesso club accoglie i visitatori tramite una lunga passerella, percorsa in un andirivieni continuo e impetuoso dalla cantante pugliese durante tutta la serata, ed emana suoni e ritmi che si sviluppano a partire dall’assolo iniziale di batteria allestito dalla stessa Emma, prima di confluire nella sua voce e negli altri strumenti per accompagnare le innumerevoli variazioni cromatiche delle luci, e le intermittenze a mò di insegna della dicitura Exit presente nella parte superiore dello stage.
In quest’ottica, l’atmosfera visiva in salsa aurea di “Portami via” si mescola a quella violacea di “Mondiale” o all’arancio acceso de “L’isola”, mentre dall’apice di una specie di finestra aperta sullo spazio e che lascia intravedere alcuni punti luminosi, altrettanti fari tubulari ricreano un effetto sipario che a più riprese avvolge la cantante durante tutte le sue percussioni quasi indemoniate su e giù per il palco. Tra un accordo di chitarra acustica ed una pennata di elettrica, la Marrone diventa anche ombra per cambiarsi d’abito in diretta, accompagnata dalla band e sfruttando una cabina opaca posta in una porzione sopraelevata del palco, e la cui parte sottostante viene nuovamente raggiunta attraverso un palo da pompiere.
Nel mezzo della pista immaginaria, l’ancheggiante e sorridente Emma mette in fila un domino di musica e canzoni, unite per creare una commistione tra i vecchi successi e le nuove pubblicazioni contenute in “Essere qui – B∞M Edition”. Le varie introspezioni di “Occhi profondi”, “Trattengo il fiato”, realizzata in un arrangiamento molto da club, e “Sarò libera” (“Una canzone fatta da giovane che mi ha dato tanto e che mi ha permesso di arrivare qui dopo quasi dieci anni”, ipse dixit), infatti, fanno il paio con i decibel di “Mi parli piano” e “Nucleare” oppure con l’atmosfera festaiola ed irriverente di “Malelingue”. A dispetto del titolo di un altro pezzo della tracklist, da parte della Marrone la voglia di niente non è per nulla incredibile ed anzi essa si annulla totalmente nei momenti dedicati ai tre medley che dall’acustico del primo blocco, e complice anche il crescendo in grinta della sua esecutrice, diventano man mano più rock e movimentati. In chiusura l’eleganza dell’ outfit in black fa coppia con il taglio cantautorale dell’artista che, in un turbinio di coriandoli argentei, saluta i boati del Palasele con la sua “Inutile canzone” mentre l’intermittenza dell’insegna Exit continua a lampeggiare in attesa di una nuova apertura.
Il calendario del Palasele
Con lo show di Emma Marrone ha preso il via la grande stagione di concerti 2019 a cura di Anni 60 produzioni previta al PalaSele di Eboli, ormai sempre più tappa imprescindibile dei più attesi tour nazionali. Tra acclamati ritorni e “prime volte”, nei prossimi mesi sul palco campano si avvicenderanno i Negramaro (11 marzo, “AMORE CHE TORNI TOUR INDOOR”), Alessandra Amoroso (23 marzo sold out e 4 maggio, “10 TOUR”), Thegiornalisti (28 marzo, “LOVE TOUR” sold out), Fedez (30 marzo, “PARANOIA AIRLINES TOUR”), Ultimo (27 aprile, “COLPA DELLE FAVOLE TOUR” sold out), Raf-Tozzi (7 maggio), Marco Mengoni (18 maggio, “#MENGONILIVE2019”) ed Eros Ramazzotti (6 dicembre, “VITA CE N’È WORLD TOUR”).
Se gli show di Alessandra Amoroso, Thegiornalisti e Ultimo hanno fatto già registrare tre massicci sold out, la caccia al biglietto per gli altri appuntamenti è ancora attiva. Per informazioni sulle prevendite ufficiali autorizzate, sul costo dei tagliandi e sulle prenotazioni per i disabili è possibile contattare il numero telefonico 089 4688156, oppure visitare il sito internet www.anni60produzioni.com.