Il gruppo Scafati Arancione si esprime circa l’emergenza rifiuti in città legata allo Stir di Battipaglia. Carotenuto: “La Commissione straordinaria e l’Acse convochino subito un incontro con le forze democratiche della città”
“Subito un incontro con i vertici dell’Acse per fare fronte comune sull’emergenza rifiuti a Scafati legata allo Stir di Battipaglia“. Questo l’appello di Francesco Carotenuto, esponente di “Scafati Arancione“, indirizzato al capo della Commissione straordinaria del Comune, il prefetto Giorgio Manari, e ai vertici dell’Acse, la società partecipata dell’Ente che si occupa della gestione della raccolta della spazzatura in città.
“Nelle ultime ore ho sentito tante idee condivisibili e altre meno, con le critiche alla gestione commissariale che si trova ad affrontare questa situazione drammatica. Alla gente, però, a fronte del pagamento di una bolletta per la gestione dei rifiuti, va spiegato in che modo non si troverà più sotto casa il sacchetto della spazzatura. Le battaglie di partito, quelle di chi poteva fare tanto in precedenza ma non ha mai fatto nulla, adesso lasciano il tempo che trovano. Ci piacerebbe sapere quali sono le misure che l’Amministrazione e l’Acse intendono mettere in campo nel breve e nel medio periodo, soprattutto in virtù dell’inizio della stagione estiva”.
Per Carotenuto, dunque, va varato un piano estivo d’emergenza per non farsi trovare impreparati dagli eventi che parlano di uno Stir battipagliese davvero saturo. “Da due anni non si trova la percentuale della differenziata a Scafati su alcuni dei siti più autorevoli in materia, come “Mysir“, ma questo è un altro discorso. Anche se ci attestiamo al 48% serve uno scatto d’orgoglio fatto con cognizione di causa”, ha dichiarato Carotenuto.
“Il prefetto Manari, con i vertici dell’Acse, incontri subito le forze politiche della città e le associazioni del territorio per poter condividere una soluzione che, seppur tampone, ci dia davvero respiro. Tra i miasmi del sito di stoccaggio dislocato nell’area Pip e la spazzatura non ritirata rischiamo di soffocare. Molte colpe di questa situazione sono da addebitare al passato recente, ma guardiamo avanti e proviamo a dare risposte ai cittadini. Quelle che negli ultimi otto anni sul fronte ambientale sono state negate dalla classe politica che ha governato Scafati”.