L’Associazione SOS Sorriso scrive una lettera alle Iene e all’Indignato del Tg5, circa la condizione di Emanuele Scifo, chiedendo loro aiuto
L’associazione, nasce nel 2001, con il nobile scopo di portare un sorriso a chi ne ha bisogno. Immersa nel sociale di Camerota, attraverso attività ludiche e culturali, prova a donare il buon umore e la gioia nelle persone. Esemplare poi quello che è stato fatto quest’anno, avendo sostenuto un progetto culturale di notevole valore (la commedia musicale L’Olmo della libertà, la prima scritta sulla storia di Camerota) e associare a questa bella iniziativa anche l’attenzione sociale. Dal ricavato, ottenuto attraverso offerte spontanee durante le due rappresentazioni, l’associazione no profit ha potuto donare 1700 euro a Emanuele Scifo.
Una piccolissima somma rispetto alla grande somma che occorre per affrontare l’intervento a cui deve essere sottoposto il giovane di Battipaglia; l’unica soluzione per superare la sua rara malattia, l’unico modo per non morire. Una vera e propria corsa contro il tempo quella di Emanuele, ma i soldi non sono ancora abbastanza per partire verso Miami, nell’unico centro dove è possibile il trapianto. Le associazioni, tante e in diversi modi, stanno agendo, attivamente, ma non basta. Occorre altro, occorre stimolare le istituzioni, serve un vero e concreto aiuto per tutelare il diritto alla vita di Emanuele, tenace e pieno di voglia di lottare, di correre verso la sua meta.
[ads2]
SOS SORRISO non si è fermata a donare quella piccola offerta, continua a interessarsi di Emanuele Scifo e scrive una lettera, la fa arrivare in televisione, nella speranza di ottenere un aiuto decisivo, segue:
“Spett.le redazione,
sono il presidente dell’associazione Sos Sorriso, una piccola realtà della provincia di Salerno (Camerota), pochi fondi e tanto impegno all’insegna del volontariato per portare un sorriso a un anziano, un ammalato, un amico in difficoltà. Sarò breve, per provare a trasmetterLe l’urgenza che muove queste righe, il tempo che per qualcuno non c’è. Limitato, certo, per tutti, ma così paurosamente tangibile per qualcuno.Per un ragazzo, nello specifico, non ancora diventato uomo, 33 anni: Emanuele Scifo affetto da pseudo ostruzione intestinale cronica aggravata da una gastroparesi , malattia rarissima che lo ha portato in pochi mesi a toccare i 40 kg e che potrebbe essere debellata solo attraverso un trapianto.Un trapianto delicato, non praticato in Italia, che coinvolgerebbe 5 organi. Un trapianto da effettuarsi a Miami, che rappresenterebbe, purtroppo, l’unica strada. Emanuele è straordinariamente forte, straordinariamente fiducioso. Emanuele si batte per accedere a quella strada, così lontana, così costosa. UN MILIONE E DUECENTOMILA euro per la precisione. Noi crediamo che quella strada, che la scienza chiama possibilità, non possa e non debba essergli negata. La possibilità NON si compra, la possibilità NON può essere solo figlia snaturata del denaro. Ha chiesto aiuto alle nostre comunità, non è bastato. Ha chiesto alla politica, ma la politica ha tergiversato, poi facilmente dimenticato. Unico nel Bel Paese a soffrire di questa patologia, Emanuele è forse destinato a morire? Dove sono i fondi da devolvere alla sua causa? Lontano dalle campagne elettorali, impegnata nel fingere di impegnarsi, dov’è quella politica che ci ha messo in ginocchio? Che voglia concedere ad un suo cittadino il colpo di grazia? Un italiano, un giovane infermiere sta morendo nella più TOTALE INDIFFERENZA DELLO STATO. Per Emanuele chiediamo speranza ed una cifra altrimenti IRRAGGIUNGIBILE!”.
Ognuno di noi può contribuire ad aiutare Emanuele Scifo e può farlo attraverso le seguenti modalità:
- BONIFICO BANCARIO a SCIFO EMANUELE Banco di Napoli – Intesa San Paolo IBAN IT27B0101076094100000000456
- POSTEPAY n° 4023600658748464 SCFMNL80T04A717R
- C/C POSTALE N° 001018649184 intestato a “Comitato una corsa contro il tempo per Emanuele onlus”