Home Politica Elezioni provinciali, Claudio Ricci è il nuovo presidente

Elezioni provinciali, Claudio Ricci è il nuovo presidente

0
Elezioni provinciali, Claudio Ricci è il nuovo presidente

Elezioni provinciali. Si sono concluse nella tarda serata di ieri le operazioni di scrutinio per l’elezione di secondo grado del Presidente della Provincia. Claudio Ricci è il nuovo numero uno dell’Ente. Ancora una volta i cittadini non hanno esercitato il diritto al voto

[ads2]BENEVENTO – L’ingresso della Rocca dei Rettori, storico castello sede della Provincia di Benevento, ieri era un tripudio di applausi, brindisi e risate. Inseriti in un clima di festa, gli uomini della politica hanno acclamato corali il vincitore: Claudio Ricci. Con il 55,64% il sindaco di San Giorgio del Sannio è il nuovo presidente dell’Ente. Sostenuto dal Partito Democratico (PD) e da Sinistra Ecologia e Libertà (SEL), Ricci, seppur con una maggioranza risicata, ha messo all’angolo il suo avversario, il moderato Giorgio Carlo Nista che ha raccolto il 45, 35% dei consensi.

Lo spoglio ha avuto inizio alle ore 8.00 di ieri mattina.

elezioni provincialiCome comunicato nella serata di domenica al termine delle votazioni dal Presidente del Seggio Elettorale, Gennaro Fusco, hanno votato 809 degli amministratori locali aventi diritti, su 842. Un numero pari al 96,08%. Nello specifico, gli elettori, suddivisi in cinque Fasce (A, B, C, D, E) – a seconda della fascia demografica di appartenenza del proprio Comune –  sono stati rispettivamente 468, 181, 95, 32, 33. Le elezioni degli organi provinciali si sono svolte con voto ponderato. Più precisamente, la ponderazione opera una diversificazione del peso della rappresentanza: il voto degli aventi diritto non segue il principio “una testa, un voto”, ma il peso complessivo dei loro voti in rapporto alla popolazione rappresentata. E così, se Claudio Ricci ha ottenuto 51.538 voti ponderati, Giorgio Carlo Nista ne ha incassati 40.783. Stando ai risultati degli scrutini, Ricci avrebbe portato a casa un numero maggiore di voti dei Comuni più popolosi, quelli compresi tra la Fascia B e la Fascia E e con una popolazione che va dai 3.001 a 100.000 abitanti. Il candidato di centrodestra, invece, avrebbe avuto il consenso dei comuni della Fascia A, quelli sotto i 3000 abitanti.

Claudio Ricci ha conquistato lo scranno più alto della Provincia nell’ambito di una competizione elettorale che ha visto protagonisti solo gli amministratori locali e che, svoltasi nell’oscurità e il puzzo dei palazzi della politica, ha tenuto lontano i cittadini. Una sfida che ha esautorato il popolo del proprio diritto al voto, segnando la fine della democrazia.

Tra le voci fuori dal coro spicca quella di Nicola Gagliarde, assessore comunale di Pago Veiano, e quindi tra gli aventi diritti al voto. “Ho preferito non esercitare questo mio diritto al voto (i diritti o sono universali o non sono diritti) perché non sono assolutamente d’accordo con la controriforma Delrio la quale la ritengo demagogica (non ha abolito le Province) e pericolosamente anticostituzionale-antidemocratica, poiché in nome del risparmio economico (che non c’è) dà maggiore potere ai partiti, principali artefici di questa crisi economica-democratica, indebolendo cosi ulteriormente la volontà e la partecipazione dei cittadini alla vita politica, scrive Gagliarde sulla sua pagina Facebook, che definisce la riforma Delrio  “Parte di quell’esperimento politico di governare la Pubblica Amministrazione senza il consenso dei cittadini nato qualche anno fa con la nomina del governo Monti”.

Questi i voti assegnati a ognuno dei Candidati Presidenti:

Totale: 774

Claudio Ricci: 386

Giorgio Carlo Nista: 388

Comuni Fascia A (fino a 3.000 abitanti): Ricci: 204; Nista 243.

Comuni Fascia B (da 3001 a 5.000 abitanti): Ricci: 87; Nista: 84;

Comuni Fascia C (da 5001 a 10.000 abitanti): Ricci: 49; Nista 45;

Comuni Fascia D (da 10.001 a 30.000 abitanti): Ricci: 25; Nista: 6;

Comuni Fascia E (da 30.001 a 100.000 abitanti): Ricci: 21, Nista: 10.

Voti validi: 774