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Dalle parole ai fatti: Egidio Mirra e la mozione di sfiducia contro la sindaca

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Dalle parole ai fatti: Egidio Mirra e la mozione di sfiducia contro la sindaca

“La sindaca non dovrebbe essere un semplice burocrate, piuttosto dovrebbe rappresentare gli interessi collettivi della città”: così ha parlato il consigliere Egidio Mirra ai microfoni di Zerottonove.it

Il rogo delle 2000 ecoballe di proprietà della New Rigeneral Plast che, sabato 3 agosto, ha messo in ginocchio la città di Battipaglia ed i suoi abitanti a causa dell’altissima e nociva nube di fumo che ne è scaturita, ha scatenato la reazione del consigliere comunale Egidio Mirra il quale, ha comunicato la sua intenzione di presentare una mozione di sfiducia alla sindaca Cecilia Francese durante il consiglio comunale di mercoledì prossimo. Mozione che se votata dalla maggioranza farebbe cessare dalla carica sindaco e giunta.

L’incidente è l’ulteriore causa che mi ha fatto muovere in tale direzione – dichiara il dottore Mirra – “un vero e proprio disastro ambientale che ha messo a nudo la totale inconcludenza ed incapacità di questa amministrazione che, in questi tre anni, non è stata in grado di operare nessun intervento per risolvere l’annoso problema ambientale. Ma non è solo la questione dei rifiuti bensì tutta la gestione amministrativa risulta a tutt’oggi fallimentare”.

Circa le reiterate proroghe dell’ordinanza concesse alla New Rigeneral Plast di rimuovere i rifiuti, il consigliere ribadisce:

Se le deroghe fossero state concesse a lavori almeno avviati poteva essere ammissibile, ma di fatto non era ancora stato rimosso nulla, nonostante si trattasse di un provvedimento urgente finalizzato a tutelare la salute pubblica e la sicurezza dell’intera comunità. Inoltre controlli e sanzioni avrebbero dovuto fare seguito all’ordinanza e alle proroghe, cosa che di fatto non è avvenuta. Aver fatto l’ordinanza è condizione necessaria ma non sufficiente: per un burocrate forse si. Ma la sindaca non dovrebbe essere un burocrate piuttosto dovrebbe rappresentare gli interessi collettivi della città“.
Su cosa potrebbe succedere nell’ipotesi in cui l’amministrazione fosse sfiduciata, precisa:
Avevo sempre pensato che il commissariamento fosse una condizione negativa per il comune di Battipaglia e, in linea di principio, continuo a pensarlo ma oggi, di fronte all’inerzia del primo cittadino che va avanti mettendo le carte apposto, forse non è più un’ipotesi da scartare”.