Edmondo Cirielli spara a zero contro Marco Galdi e dichiara: “Condivido la scelta di FdI-An di lasciare libertà di voto al ballottaggio”
[ads1]
Edmondo Cirielli si scaglia contro Marco Galdi. L’ex presidente della Provincia ha sparato a zero sull’attuale amministrazione, soffermandosi in particolare sull’azione politica del sindaco uscente di Cava de’ Tirreni. “Marco Galdi è stato un capolavoro di incoerenza. Eletto nel centrodestra e grazie ai voti del centrodestra, si è dichiarato successivamente civico, non disdegnando di accordarsi nella gestione del potere negli enti sovracomunali con sindaci del centrosinistra a danno del centrodestra, arrivando a sostenere alle elezioni provinciali l’attuale presidente del Pd. Dal Pdl a Fratelli d’Italia, si è poi avvicinato a Forza Italia e ancora al civismo anti-partiti, flirtando addirittura con i 5 Stelle, per cercare di aderire successivamente a Forza Italia o alla lista Caldoro. Ha stretto un patto con l’Udc per poi prendere armi e bagagli ancora una volta per Forza Italia e la lista Caldoro. E domani chissà…atteso che solo sei anni fa l’avevo trovato reduce della tessera del Pd e del progetto Gravagnuolo (che, conoscendolo, lo aveva opportunamente cestinato)”.
Sotto accusa anche la gestione della squadra di governo della città: “Ha avuto la capacità di litigare con tutti i suoi sostenitori, cacciandone molti dalla sua Giunta (nonostante fossero stati eletti consiglieri); ovviamente – incalza Edmondo Cirielli – con grande senso di responsabilità, ha scaricato i suoi errori sulla mia presunta ingerenza politica e delle due l’una, o non ha gli attributi e si fa comandare, o è un bugiardo della politica.”
Infine sul ballottaggio del prossimo 14 giugno, Edmondo Cirielli esprime la sua totale condivisione della scelta del gruppo cittadino di Fratelli d’Italia di non sostenere l’altro candidato (Vincenzo Servalli) alla carica di Sindaco: “Nonostante tutti i buoni motivi per non fidarsi dell’ inaffidabile Galdi, ritengo sia giusto lasciare piena libertà agli elettori di Destra nello scegliere senza schemi politici in assenza di un vero candidato di centrodestra e votare secondo coscienza, unicamente nell’interesse della città.”
[ads2]