L’Italia batte l’Uruguay ai rigori e conquista il terzo posto nella Confederation Cup
Questa volta la fortuna ha arriso agli azzurri ai calci di rigore, Buffon è stato decisivo dagli 11 metri dopo le tante critiche subite durante questo torneo e dopo l’etichetta appiccicatagli da tutti del “non-para rigori”.
La partita è stata combattuta, l’Italia era passata in vantaggio a fine primo tempo con l’esordiente centrale difensivo azzurro Davide Astori lesto a ribadire sulla linea di porta una punizione calciata da Diamanti sulla traversa e carambolata sulla schiena del portiere uruguagio Muslera (probabilmente il pallone sarebbe entrato lo stesso in rete).Nella ripresa, l’Uruguay ha saputo reagire con una splendida percussione di Gargano che, arrivato in area di rigore, ha servito magnificamente Cavani che di piatto ha freddato Buffon per il momentaneo 1 a 1.
L’Italia non si è scomposta, ha ricominciato ad attaccare come in avvio di partita e ha trovato il nuovo vantaggio su uno splendido calcio di punizione di Alessandro Diamanti dal limite dell’area. Peccato che il Matador Cavani abbia voluto imitarlo, su calcio piazzato, dopo appena 5 minuti: Buffon si tuffa in ritardo e viene battuto; 2 a 2 e si và ai supplementari. Negli extra-time l’Italia è sulle gambe e rimane in 10 uomini per l’esplusione per doppia ammonizione di Montolivo, ma, nonostante il forcing della Celeste, l’Italia regge e si arriva ai rigori.
Dagli 11 metri non sbagliano Aquilani, El Shaarawy e Giaccherini, solo De Sciglio si fà parare il penalty da Muslera ma Buffon è strepitoso neutralizzando i tiri di Forlan ,Caceres e Gargano e regalando agli azzurri il terzo posto e la medaglia di bronzo in questa Confederations Cup.