L’incontro pubblico per l’installazione dell’ecodistretto a Pontecagnano Faiano ha dato soddisfazione al Sindaco Lanzara; il Primo Cittadino ha commentato così
Domande e chiarimenti, perplessità e rassicurazioni. Si è svolto in un clima di reale confronto l’incontro pubblico tenutosi ieri sera, nella centralissima Piazza Sabbato, sul tema dell’ecodistretto da installare nella città di Pontecagnano Faiano.
L’argomento, che ha suscitato un ampio dibattito dopo la notizia del finanziamento da parte della Regione Campania di oltre 20 milione di euro da destinare alla realizzazione dell’impianto, è stato dunque oggetto di una discussione concreta con il Sindaco Giuseppe Lanzara e due massimi esperti del settore: Michele Buonomo, noto ambientalista e figura di spicco di Legambiente, e Giovanni De Feo, docente universitario ed esperto conoscitore dell’argomento.
A fare da tramite fra cittadini e relatori, una folta schiera di giornalisti, quale garanzia di apertura e democrazia.
“L’Ecodistretto dei Picentini è un progetto innovativo sia per gli aspetti pratici (gestione sistemica del problema con riduzione significativa degli impatti ambientali) sia per il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, a partire dai cittadini con l’innovativa idea di “PARTECIPA”. Con l’Ecodistretto, infatti, si passa da un approccio monotematico, che guarda al singolo aspetto e alla singola unità di trattamento, ad un approccio multidisciplinare e sistemico in cui si valutano gli effetti combinati e sinergici di tutti gli elementi del sistema”, ha dichiarato un magistrale ed appassionato Giovanni De Feo.
“La Regione Campania ha un urgente, e non più differibile, necessità di dotarsi di un’impiantistica dedicata alla chiusura del ciclo “dei rifiuti” urbani (più correttamente: scarti da attività domestiche), per non inficiare un processo che, pur se tra mille difficoltà, l’ha vista trasformarsi da regione in perenne emergenza rifiuti, in una delle realtà di punta italiane, per le percentuale di raccolta differenziata. Ma non per capacità di riciclaggio. Basti pensare che delle circa settecentomila tonnellate di umido prodotte in Campania, il 90% deve essere trasferito in altre regioni italiane, spesso del Nord, a costi altissimi, sia dal punto di vista economico che ambientale. Per ovviare a tutto questo, ogni ambito territoriale ottimale (ATO)- con i rispettivi sub-ambiti- divisioni amministrative in cui è stato organizzato il territorio regionale, deve fare responsabilmente, con rigore e tempestività la propria parte. Il progetto “Ecodistretto dei Picentini” si pone, in tal senso, come innovativo, intanto dal punto di vista sociale, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, per raggiungere i miglioru risultati auspicabili”, ha aggiunto Michele Buonomo, figura storica di Legambiente.
“La serata di ieri ha evidenziato non solo i benefici dell’ecodistretto, che risolverà il problema dei rifiuti e la chiusura dell’impianto di trasferenza di Sardone come pure consentirà di reinvestire in politiche ambientali e del lavoro e recuperare denaro in bolletta, ma ha confermato l’importanza del dialogo fra istituzioni, professionalità e cittadini. Un dialogo costruttivo, un dibattito che è entrato nel merito della questione, con contributi fondamentali dei cittadini che saranno coinvolti e resi partecipi dall’inizio alla fine“, commenta così Lanzara.
Lanzara ha poi proseguito: “La presenza di Michele Buonomo, componente della Segreteria Nazionale di Legambiente e già membro della Commissione Parlamentare Emergenza Rifiuti, e di Giovanni De Feo, insignito del titolo nazionale di Ecologista dell’ Anno, Membro della Segreteria Scientifica di Legambiente Campania e Docente di Ecologia Industriale presso l’università degli Studi di Salerno, è quanto più identificativa di un approccio al problema plurale, democratico e basato su competenze e studi“.
“Chi, senza cognizione di causa, contesta le loro affermazioni, rischia di non fare del bene al dibattito e alla nostra comunità. Sappiamo tutti che dietro ai rifiuti ci sono forti interessi economici ed è evidente che c’è chi non è interessato a capire, ma ha un solo obiettivo: quello di travisare la realtà e costringere la nostra città ad essere sempre serva, e mai padrona, delle proprie scelte. Per fortuna ieri sera abbiamo dimostrato il contrario. Grazie di cuore: ancora una volta sono fiero di Pontecagnano Faiano“, conclude il Primo Cittadino di Pontecagnano.