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Eccellenze salernitane, largo ai giovani

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Eccellenze salernitane, largo ai giovani

Un settore che sta tornando sempre più in auge, quello dell’agroalimentare, e che può rappresentare una grande opportunità per i giovani italiani

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Quando due mesi fa abbiamo iniziato a seminare questo terreno delle eccellenze salernitane, lo abbiamo fatto soprattutto col presupposto di motivare le aziende già nel settore e trainare i giovani in cerca di un’attività. Come? Raccontando storie.

In special modo di chi nel nostro territorio con dinamismo e passione, con gli stessi strumenti e servizi degli altri, era riuscito nell’intento di portare il proprio prodotto all’eccellenza. Lo abbiamo fatto credendo fermamente che il settore agricolo, insieme alle sue eccellenze, fosse per il nostro territorio una delle risorse primarie, insieme al turismo, e quindi da incentivare. Lo abbiamo fatto convinti che in questo periodo di profonda crisi occupazionale sarebbe stato uno dei pochi settori con ampi margini di crescita.

Prima di concludere questa rubrica “seminante” (che speriamo dia frutti eccellenti!) volevamo ribadire i nostri intenti suffragati dagli ultimi dati rilasciati da persone del settore. Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale dei Giovani di Coldiretti pochi giorni fa ha parlato del 2016 come di un vero e proprio boom di giovani imprenditori agricoli che motivati e pieni di idee, decidono di dedicarsi all’agricoltura. Parliamo di un aumento del 12% di giovani agricoltori under 35 rispetto all’anno precedente.eccellenze

La Gardoni ha affermato che prima il settore agricoloera considerato obsoleto rispetto ad una visione lungimirante di prospettive future a livello lavorativo, oggi invece i giovani tornano alla terra perché hanno effettivamente capito che il cibo italiano, l’agroalimentare italiano rappresentano la vera attitudine del nostro Paese”.

Ancora la delegata nazionale dei giovani di Coldiretti certifica questa propensione da parte dei giovani: “Hanno capito che si tratta di una carta vincente per poter raggiungere una realizzazione sia professionale che personale, soprattutto per poter crescere anche economicamente nel nostro Paese e trovare realizzazione nella nostra terra d’origine”. Inoltre ha sottolineato come esistono ancora tantissimi terreni in disuso e ha riformulato il sollecito al Ministero affinché venissero dati in affitto o venduti a chi ha intenzione di entrare in questo settore.

I giovani agricoltori sono la forza di questo settore, perché con dinamismo e innovazione, sono riusciti a dare vita a realtà imprenditoriali diverse, uniche e di successo. La Coldiretti ancora ci dà qualche dato: essendo altamente scolarizzati sono in grado di fare innovazione in un settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate: un incremento record del 5% annuale, che è circa il doppio di quello fatto registrare nei servizi (+2,3%) e nell’industria (+2,7%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul secondo trimestre del 2016 che conferma il trend positivo del settore primario che già nel primo trimestre aveva fatto segnare un balzo tendenziale del 5,8%.

Si tratta della conferma che il settore agricolo sia un settore dinamico nonostante le difficoltà che si stanno registrando sul mercato. Parlando in termini di lavoro e occupazione c’è da sottolineare che i giovani imprenditori under 35 scelgono sempre più il settore agricolo, che si classifica come il settore più gettonato dai giovani dopo il commercio, secondo le elaborazioni su dati Unioncamere.

La Coldiretti fa sapere che adesso la sfida è quella di intervenire sulla semplificazione e sul costo del lavoro, per assicurare concretezza sia alle potenzialità delle imprese che alle aspettative dei giovani e competitività nei confronti degli altri Paesi. Perché c’è una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano. Generazione imprenditoriale di cui ben la metà è laureata, il 57% ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima.

Come vedete sporcarsi le mani di terra non fa solo benessere economico ma anche psicologico.

Noi concludiamo qui la nostra semina sulle eccellenze, sperando che per i tanti frutti che ci saranno dovremo riaprire la rubrica!

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