Per la prima volta in Italia, ad Eboli, i cani randagi vengono affidati ai detenuti con lo scopo di educarli per trovare una famiglia che li accolga
[ads1]
Per la prima volta in Italia viene sperimentata questa nuova iniziativa: i cani randagi del canile di Eboli, seguendo delle regole specifiche per la selezione, vengono affidati ai detenuti che hanno il compito di educarli affinché possano trovare una famiglia che li accolga.
Come riporta la Città di Salerno, i meticci, che vengono scelti da una equipe di esperti, vengono condotti in carcere e assegnati ai vari detenuti, ai quali viene spiegato come insegnare ai cani le regole dell’addestramento base.
L’iniziativa che è nata nelle carceri Spagnole e Brasiliane viene sperimentata per la prima volta in Italia presso la Casa di Reclusione di Eboli. Promotori del progetto sono Michele Visone, che presiede la cooperativa Dog Park di Ottaviano, e da Alberto Ayala presidente dell’associazione Al Perro Verde e docente della Fondazione Bocalan di Barcellona.
Il progetto che unisce persone e animali che vivono lo stesso regime di detenzione ha come scopo quello di educare gli animali ma anche, e soprattutto, di far diminuire l’aggressività sia nei detenuti che nei cani.
[ads2]