Ad Eboli due extracomunitari di nazionalità marocchina erano stati tratti in arresto nei giorni scorsi con l’accusa di lesioni aggravate personali in concorso ai danni di un loro connazionale
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Eboli. Barkai Amine, classe ’94 e Abdelfattah, classe ’96, di nazionalità marocchina e pregiudicati, erano stati tratti in arresto nei giorni scorsi con l’accusa di lesioni aggravate personali in concorso, commesse ai danni di un loro connazionale. ( Qui l’articolo)
Quest’ultimo si era presentato presso il Comando della Stazione dei Carabinieri di Santa Cecilia con una profonda ferita da arma da taglio al volto. Questi riferiva che poco prima, in località Lido Lago due persone a lui note, armate di un grosso coltello, lo hanno aggredito, provocandogli la ferita e fuggendo a bordo di una Fiat Panda. Il riconoscimento degli aggressori, da parte della vittima, ha consentito di avviare immediatamente le ricerche e di individuare i malfattori. Tratti in arresto su disposizione del PM di turno, è stata disposta la traduzione degli imputati agli arresti domiciliari in attesa di convalida del Gip.
Questa mattina, a seguito della convalida del Gip del tribunale di Salerno, i due fratelli Barkai, sono stati nuovamente tratti in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. Oltre ai precedenti episodi, per cui i due fratelli sono stati tratti in arresto, nell’ordinanza veniva contestata loro una rapina commessa il 19 marzo scorso ai danni di un loro connazionale. La ricostruzione dei fatti è stata possibile grazie ad una rilevante attività investigativa condotta dai militari della stazione di Santa Cecilia. A seguito dell’ordinanza di custodia cautelare, Barka Amine è stato tradotto in carcere a Salerno, mentre il fratello Abdelfattah è stato tradotto agli arresti domiciliari.
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