In una chiesa di Eboli, l’acqua benedetta viene messa in vendita al prezzo di due euro a bottiglia. Bloccata l’iniziativa: “La fede non si compra”
Acqua benedetta venduta due euro a bottiglietta: l’episodio è avvenuto in una chiesa di Eboli. A fermare la vendita di oggetti di fede è stato padre Angelo De Vita.
L’episodio
Come ha reso noto La Città, la singolare iniziativa ha scosso tutti, in particolare il parroco che, venuto a conoscenza di quanto stesse accadendo tramite alcuni fedeli, ha fermato il tutto: “Non si può mettere in vendita l’acqua benedetta! – dichiara il Rettore – Né per questo qualsiasi atto di fede. La fede non si compra né si vende. E’ un dono e come tale va rispettato. Ho lasciato massima libertà ai miei collaboratori – ha aggiunto – ma non immaginavo certo una cosa del genere. Di sicuro questa iniziativa non ha la mia approvazione ed intendo fermarla. L’acqua santa va donata, tuttalpiù si può chiedere ai fedeli una libera offerta. Non so se sia un’usanza del passato, però non mi trova d’accordo.”
Dello stesso pensiero anche molti fedeli che hanno denunciato il fatto online. Tale iniziativa sembra sia stata frutto di un collaboratore del santuario di Eboli. A quanto pare le boccette presentano addirittura un’etichetta a colori con l’effige dei santi Cosma e Damiano, cui è dedicato il santuario.