I cieli sono diventati teatro di una nuova rivoluzione tecnologica, silenziosa quanto pervasiva (i droni) che sta modificando numerosi aspetti della realtà quotidiana
I droni, ossia le innovative macchine volanti senza pilota, capaci di librarsi in aria attraverso un radiocomando, rappresentano la nuova promettente frontiera. L’istinto del volo, il gusto nerd, il salto di qualità per le riprese video e l’uso dei tablet, ha consentito l’esplosione di un nuovo fenomeno che è divenuto feticcio di grandi e piccini. Se ne parla sempre più spesso e a tutti i livelli: nei notiziari, in riferimento a missioni militari, ma anche nei bar, fra persone che ne fanno un uso ricreativo e professionale.
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Sono protagonisti invisibili, quanto indispensabili, di diverse attività importanti per la collettività – quali il controllo di aree soggette ad attività criminali, la videosorveglianza di zone boschive per individuare focolai d’incendio, la mappatura del territorio, la rilevazione topografica, l’individuazione di inquinanti, attività vulcanica o radioattiva e discariche abusive, la ricerca di persone disperse e il soccorso medico, il controllo dei flussi di immigrazione clandestina.
I droni, inoltre, hanno aperto la strada a un nuovo livello di riprese video e fotografiche, superando i limiti fisici ed economici degli elicotteri e offrendo a molti operatori del settore uno strumento efficiente, versatile e relativamente poco costoso per realizzare prodotti di grande impatto scenografico e di alta qualità: si va dai filmati pubblicitari alle riprese di eventi sportivi, dalla creazione di contenuti video per l’informazione ai servizi per cerimonie private, dall’inquadratura di personaggi famosi allo spionaggio di mariti fedifraghi.
Il termine drone, che nell’immaginario collettivo evoca suggestioni di fantascienza, in realtà viene da qualcosa di terrestre e antico, ovvero un piccolo insetto che volando emette un ronzio simile a quello degli Uav (unmanned aerial vehicle cioè veicolo aereo senza pilota). Si tratta del fuco, il maschio dell’ape, in inglese drone.
La loro prima apparizione si ha durante la Prima Guerra Mondiale, quando l’Aerial Target e la Bomba Volante vennero utilizzati per lo spionaggio e il bombardamento, ma quel che interessa è la loro conversione per l’utilizzo civile. Sul mercato si trovano tre grandi famiglie di drone:
- Struttura a eliche: si caratterizza per la presenza di una o più eliche che permettono al drone di comportarsi come un elicottero;
- Struttura planare: più simili agli aeroplani che agli elicotteri.
- Ibridi: pensati non solo per volare ma anche per muoversi sul terreno grazie alla presenza di due o quattro ruote motrici.
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Il settore dei droni consumer ha trovato negli ultimi anni un grande slancio, tanto che ne esistono di varietà adatte a tutte le tasche, dalle poche centinaia di euro per i modelli basici a veri e propri investimenti per quelli full optional.
Un successo talmente evidente da avere costretto l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) a emanare un regolamento che disciplina l’utilizzo di questi veicoli aerei senza pilota.
L’esperienza di volo più emozionante è possibile con l’Oculus Rift – Head-up display – uno schermo da indossare sul viso per la realtà virtuale. Sono veri e propri monitor che consentono un’immersione totale nella dimensione aerea, anche grazie all’effetto tridimensionale che deriva dall’utilizzo di una videocamera binoculare. Sono adatti a essere utilizzati da piloti con un’esperienza almeno discreta, perché è necessario un certo automatismo nella gestione del radiocomando per volare con sicurezza in modalità Fpv (first person view, cioè volo in prima persona) facendo uso degli occhiali. Si tratta senz’altro della sensazione più realistica che ci possa regalare il volo con un Uav.
L’era delle macchine volanti è in pieno rigoglio, a voi che state leggendo, un consiglio: «Guardatevi attorno potreste essere nel mirino di un drone».
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