La “Scuola delle Incognite e l’esasperazione delle mamme di Dragonea”: il Comitato Civico pretende risposte certe
Tante criticità irrisolte a Dragonea, frazione di Vietri Sul Mare, tra queste rientra la mancata riapertura della scuola elementare ancora chiusa a distanza di tre anni per lavori di adeguamento sismico e di riqualificazione energetica. Di seguito il Comunicato dell’associazione:
“Ad oggi non si conosce una data precisa per la riapertura, intanto le famiglie di Dragonea ci segnalano l’esasperante condizione cui sono costrette a sopportare da così tanto tempo, bambini che devono letteralmente alzarsi all’alba per prepararsi e sposarsi a Raito per seguire le lezioni, disagi questi che hanno rivoluzionato le giornate di interi nuclei familiari.
A questo punto i nostri cittadini, le nostre mamme indignate pretendono delle chiare risposte dall’amministrazione vietrese per i molti interrogativi che continuano a porsi da tempo. Se dunque, è stata fatta una regolare gara d’appalto, ci sarà una data di consegna del lavori? È stata introdotta una penale per i ritardi nella consegna degli stessi? Come mai si vedono a lavoro un numero di 2/3 operai in un cantiere di così grande portata? Abbiamo appreso che in aprile si è dimesso il direttore dei lavori per problemi personali e venerdì scorso il Comune di Vietri ha provveduto alla nomina del sostituto, l’Arch. Cerra già in forze al comune, questo ulteriore accadimento ha prodotto inevitabilmente l’accumulo di ulteriori ritardi.
Noi del comitato, siamo andati oltre, e per vederci chiaro, ci siamo rivolti direttamente al Ing. Marano dell’Ufficio tecnico comunale per cercare di ottenere delle risposte a questi quesiti. Dal colloquio intercorso con il responsabile, le notizie sono tutt’altro che incoraggianti, a detta dell’ufficio si sono riscontrati problemi nelle coperture dell’edificio venuti in evidenza solo in corso d’opera che richiederanno ulteriori lavori di messa in sicurezza e le cifre stanziate fino a questo momento non basteranno perché si prevedono ulteriori lavori per un importo almeno pari a 100/150 mila euro in aggiunta al milione e passa euro già stanziato.
Per queste opere il relativo bando in cofinanziamento (mutuo comune + risorse statali) ancora non è definito per cui inevitabilmente i lavori slitteranno quasi certamente di un altro anno. Anche per il prossimo anno scolastico, con inizio a settembre, pertanto, le nostre mamme si vedranno costrette a sopportare il calvario delle trasferte dei propri bimbi fino a data da destinarsi.
Pandemia a parte, ormai si abusa in lungo e largo di questa scusante, una domanda a questo punto viene spontanea: e se ad essere oggetto di ristrutturazione fosse stata una scuola elementare di Vietri? Forse, sarebbe stata dedicata un’attenzione diversa e magari riaperta già da diverso tempo a differenza della nostra.
I cittadini sono stanchi di elemosinare dei diritti, il diritto all’istruzione, ad un maggiore sicurezza, pulizia e decoro delle strade, il contrasto all’inquinamento elettromagnetico, e del più generale interesse ed attenzione che merita una frazione popolosa ed importante come la nostra. Siamo in alto, si, ma solo come posizione, perché in realtà siamo da fin troppo tempo considerati al gradino più basso delle priorità da parte dei nostri amministratori locali, il cui impegno nei confronti di chi li ha votati è un dovere civico e non un favore da barattare.
Noi del comitato civico Dragonea, un’associazione di soli e semplici cittadini, abbiamo un’idea diversa di fare comunità, la nostra è una voce unanime e disinteressata che parla dei veri problemi delle famiglie e non delle beghe politiche e dei salotti. A tutti i problemi ed i disagi che siamo qui ad evidenziare, la nostra gente attende risposte certe e trasparenti e non chiacchiere da bar.
Per cui esortiamo gli organi competenti, ciascuno per la propria responsabilità a fornirci un immediato riscontro su questa problematica e venga messo per iscritto in quale settembre, di quale anno finalmente le mamme di Dragonea potranno riportare i loro bambini nella scuola elementare del proprio borgo e porre fine a tutti questi estenuanti “pellegrinaggi” quotidiani.
Al nostro caro sindaco i nostri cittadini, le nostre mamme, rivolgono un invito: Venga a visitare la nostra frazione, la nostra scuola elementare per toccare con mano le tante difficoltà che stiamo vivendo. Chiedendo di poterla incontrare pubblicamente per un confronto, grazie.