
A dieci anni dalla morte, la famiglia di Don Paolo Samarelli lo ricorda donando al Comune di Baronissi i suoi scritti, tra racconti e poesie
Classe ventitré, Francesco Paolo Samarelli da tutti conosciuto come Don Paolo è stato uno degli ultimi rappresentanti delle famiglie storiche di Baronissi. Uomo colto, generoso, amante della vita ma allo stesso tempo consapevole della caducità della stessa e della fugacità delle cose materiali.
Nei suoi scritti il suo essere ed il suo pensiero. Fondatore del periodico di informazione e di cultura “ La piazza” che ha diretto fino agli ultimi giorni della sua vita. Con i suoi articoli ha commentato con sagacia e intelligenza i più importanti accadimenti sia a livello locale che nazionale.
Tra le sue opere “ Il fagotto”, libro di racconti e di ricordi sulla Baronissi di un tempo.
Nelle sue raccolte di poesie, “ Versi” ed “Il brontolio della bisaccia” traspare ancora con più forza tutta l’inquietudine del suo essere. Inquietudine che egli stesso definiva “una lotta in me con me stesso. Sempre con un sorriso amaro. Un umorismo impastato di dolore”. Da ricordare anche la traduzione del primo canto della divina commedia in lingua napoletana.