Luigi Gaeta, imbianchino tuttofare, è stato trovato senza vita in un garage in via Renato De Martino martedì pomeriggio. Oggi l’autopsia

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Conosciuto da tutti come “Mastro Luigi“, era apprezzato dagli abitanti del rione Carmine per la sua dedizione al lavoro, che molti credono gli sia stata fatale.

Gaeta è stato ritrovato senza vita il 20 aprile, nel garage di un privato del posto, da un operaio della manutenzione della clinica Tortorella. Il soccorritore ha immediatamente chiamato il 118, poi i sanitari della stessa clinica sono intervenuti per un primo soccorso di rianimazione, invano.

Si ipotizza un malore che gli ha procurato una caduta dalla scala appoggiata alla saracinesca del garage, dove l’uomo stava effettuando dei lavori di tinteggiatura. Per accertare le cause della morte è stata disposta un’autopsia, effettuata dal medico legale Giovanni Zotti.

La Procura ha aperto un’inchiesta per indagare sulla sua posizione contrattuale dell’operaio, se era stato ingaggiato da qualche impresa o se era lì per un favore personale. Sul fascicolo sono già finiti i primi nomi degli indagati. L’uomo, 69enne, aveva oltrepassato il limite dell’età pensionabile, perciò si vuole far luce sulla sua situazione economica e lavorativa.

Dopo l’esame autoptico, la salma verrà restituita ai familiari. I funerali saranno celebrati domani nella chiesa di Fratte, è ancora incerto l’orario. Luigi Gaeta viveva a Cappelle, lascia la moglie, Rosa, e tre figli.

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