È stata disposta l’autopsia per Luciano Martinelli. La famiglia aveva sporto denuncia in quanto era deceduto giovedì in seguito al ricovero in Ospedale per febbre alta
Luciano Martinelli era stato portato dai familiari al pronto soccorso di Agropoli perché la febbre alta non accennava a diminuire. Inoltre aveva dei dolori lancinanti. Tanto è vero che i medici ne avevano disposto il ricovero. Dopo un’intera giornata di degenza il cuore non ha retto. In un primo momento si era diffusa l’ipotesi che avesse contratto la meningite. I medici hanno poi subito escluso questa diagnosi. È stato così che allora i familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri di Agropoli per vederci chiaro sulle cause del decesso. Non riescono a spiegarsi come una brutta influenza lo abbia portato alla morte.
Il magistrato di turno presso il Tribunale di Vallo della Lucania ha quindi ordinato il sequestro della cartella clinica e della salma. Dalle notizie che trapelano sarà fissata in queste ore la data dell’autopsia. La salma per il momento è presso la sala mortuaria del nosocomio di Agropoli a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dall’esame autoptico ci si aspettano indicazioni rilevanti per stabilire le vere cause del decesso.
In questo momento della stagione c’è il picco dell’influenza. Non è sicuro comunque che sia stata una forma particolarmente aggressiva del virus influenzale a determinare la morte di Luciano Martinelli. L’uomo originario del napoletano viveva ormai da diversi anni nella cittadina cilentana. Aveva trovato lavoro in una pescheria e qualche volta arrotondava con la ditta che si occupa della raccolta differenziata per il comune di Agropoli. Luciano lascia la moglie e due figli.
Sembra un periodo davvero nero per la capitale del Cilento. Balzata agli onori della cronaca all’inizio dell’anno per l’omicidio misterioso della cinese di 49 anni, adesso si ritrova a dover convivere con questo nuovo caso.