Un pari ingiusto per quanto si è visto nell’arco dei 90′ della gara, il nuovo modulo di Menichini dà più serenità sugli esterni e maggior sicurezza al pacchetto arretrato
[ads1]Alla ricerca del modulo e della tattica che consentano di trovare la quadratura del cerchio, lo scacchiere tattico del tecnico originario di Ponsacco prende le forme di un 4-4-2, per assicurare maggiori garanzie sulle fasce ed impedire le affamate progressioni dell’inseguitrice della capolista Cagliari. Fuori, dunque, una mezz’ala e dentro quattro giocatori sugli esterni a cui viene data la possibilità di organizzare il gioco mediante sovrapposizioni che permettono di far arrivare un sempre più cospicuo numero di palloni in area per il duo offensivo Coda –Donnarumma.
Prova di carattere quella della squadra granata che, dopo la violenta e rumorosa debacle di Terni, riesce a dominare per tutta la gara salvo poi doversi confrontare con l’unico errore difensivo commesso, la non chiusura sulla diagonale di Stojan, che va a segnare il più semplice dei goal. In grande stato di forma la coppia centrale Bernardini – Bagadur che recupera una gran quantità di palloni, di fondamentale importanza valutando l’assenza del terzo centrale di centrocampo nel modulo messo su dal tecnico, ricordando che il 4-4-2 non permette la creazione di una vera e propria diga davanti alla difesa.
I centrali di centrocampo, Moro e Odjer, quest’oggi sono risultati sottotono sebbene la modulazione tattica avversaria – il 3-4-3 – fosse sostanzialmente specchio della mediana granata. Una moltitudine di palloni persi da parte del primo e poca visione di gioco da parte del giovane ex-Catania, apparso poco lucido nell’ultimo passaggio alle punte.
Sugli esterni buonissima la prova di Oikonomidis, in ottimo stato di forma, lavoratore infaticabile in fase di recupero palla e con una speciale propensione offensiva che è stata resa operativa grazie al cambio di modulo che ne esalta le caratteristiche.
Il pacchetto offensivo si è reso pericoloso in diverse occasioni, ma ha trovato un muro chiamato Cordaz dinanzi a sè pronto a fermare l’entusiasmo dei padroni di casa. Donnarumma come sempre utile ed affidabile, oggi poco incisivo sotto porta. Esatto opposto di Coda, cannoniere di professione e ottimo senso del goal, fratello goleador di quello visto nel girone d’andata sebbene continui a fare troppa fatica nel gioco aereo spalle alla porta. Fino ad ora è stato possibile ovviare a questa sua palese difficoltà ma se Menichini dovesse continuare su questa lunghezza d’onda del 4-4-2, il centravanti originario di Cava de’ Tirreni dovrà lavorare maggiormente con il fisico per allargare il gioco sugli esterni e di lì fiondarsi in area per ricevere i palloni di ritorno.
Unico neo di oggi: le sostituzioni.
1)Inserire Bus, fuori forma e svogliato, al posto di un Coda in condizione al 23esimo minuto del secondo tempo. Sarebbe stato opportuno provare Tounkara, cosicchè Donnarumma potesse ruotargli attorno e fraseggiare con lui.
2)Inserire Empereur sulla fascia sinistra, giocatore senza alcuna capacità di spinta, mossa tattica arrendevole del trainer Menichini. Pollace è stato reintegrato in rosa, merita una seconda occasione considerando che altri giocatori, vedi Gabionetta, ne hanno già ricevute fin troppe. [ads2]