Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso dei docenti in possesso del diploma di stato o di istituto magistrale. La sentenza riguarda oltre 55mila docenti
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di 200 docenti, in possesso del diploma di scuola o di istituto magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-02, esclusi dalle graduatorie di seconda fascia d’istituto riservate agli abilitati.
Nonostante i ricorrenti siano poco più di 200, secondo le prime stime del Miur, questa sentenza riguarderebbe oltre 55mila docenti diplomatisi prima del 2001/02, che si immetteranno nella seconda fascia delle prossime graduatorie.
Tale decisione equivale di fatto a stoppare l’avvio dei “pass” ma, non solo, una così massiccia presenza in seconda fascia provocherà l’ ulteriore effetto di bloccare eventuali assegnazioni di supplenze ai laureati in «Scienze della formazione primaria» per molti anni.
Agli iscritti in questa facoltà si prospetta un futuro incerto perché, se da un lato i nuovi orientamenti pedagogici volgono alla formazione di docenti sempre più preparati, non a caso questo corso di laurea ha durata quinquennale, dall’altro con questa sentenza si toglie lavoro proprio a chi in tal senso si sta formando.
Ciò va anche a discapito della qualità dell’insegnamento e contraddice il principio ispiratore dell’istituzione di questo corso di laurea.
In un paese di “vecchi”, l’ennesima sentenza che taglia il futuro delle nuove generazioni, aumentando le fila dei precari e generando ulteriori incertezze e confusione nei giovani che si apprestano a scegliere un percorso di studi universitario.