Dibattito sulla disabilità: circa 40 associazioni si sono riunite ieri, presso il Salone dei Marmi, per discutere di lavoro e diritti fondamentali nel convegno promosso da Felix Cultura
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SALERNO, Palazzo di Città – Si è svolto ieri pomeriggio, alle ore 16 presso il Salone dei Marmi, l’importante convegno “Disabilità: percorsi di vita e diritti fondamentali”, promosso dall’Associazione Felix Cultura e della Rete dei Giovani per Salerno (in collaborazione con l’Editore Caracò di Napoli) per stimolare il dibattito sulla condizione dei diversamente abili nel nostro territorio, sulle difficoltà lavorative ed i pregiudizi ancora presenti all’interno della società.
Le circa 40 associazioni partecipanti hanno affrontato temi di grande attualità, dalle tutele normative per le famiglie all’accesso del disabile nel mercato occupazionale. All’interno del Salone dei Marmi, la selezione di opere fotografiche dell’artista Donatella Donatelli, dedicate al tema “Be that Woman“, proponeva 12 donne, 12 simboli, 12 immedesimazioni diverse per un percorso visivo teso a ricordare come la forza di una donna – specie se disabile – non debba sottostare a nessuna limitazione.
DIBATTITO SULLA DISABILITÀ – Il convegno, moderato dal giornalista Michele Piastrella, ha riservato ampio spazio alla storia esemplare del giovane Luigi Battilo, originario di Portici e ammalato di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), che fino all’età di 41 anni ha lottato perché la malattia non condizionasse il suo pensiero. Autore del libro “Fermo da una vita” e co-fondatore dell’Associazione “A ruota libera” con Luca Trapanese (ex-volontario Unitalsi ed attuale presidente), a 19 anni scoprì i primi sintomi della paralisi, continuando però a vivere col sorriso.
Presenti in sala anche il consigliere regionale Anna Petrone (PD), la giovane parlamentare Silvia Giordano (M5S) ed il consigliere comunale (nonché presidente di AccesSalerno ONLUS) Gianluca Memoli. “Se si presta attenzione ai più deboli – afferma Memoli – anche la qualità di vita delle persone normodotate aumenta. Sulle barriere architettoniche c’è ancora tanto da fare, come anche sui pregiudizi e l’accettazione sociale; molti, ad esempio, non ragionano mai sulla sfera sessuale delle persone con disabilità, considerandole invece quasi alla stregua d’individui asessuati.
Anche l’#icebucketchallenge è servita a qualcosa: non importa quale somma sia stata raccolta, l’iniziativa ha consentito a molti di conoscere più da vicino una malattia rilevante come la SLA”.
DIBATTITO SULLA DISABILITÀ – Secondo l’avvocato giuslavorista Floriana Nasso, che ha relazionato sulla disabilità in relazione a lavoro e licenziamenti, in Campania “1 famiglia su 3 presenta al suo interno almeno un caso di disabilità o infermità, e la normativa attualmente in vigore – la famosa Legge n. 104 del 1992 – risulta ormai obsoleta già solo per l’uso di una terminologia inadatta (“handicappato” per “persona con disabilità”), mentre spesso la fitta rete di disposizioni e regolamentazioni risulta adeguata sulla carta, ma raramente applicata e rispettata in condizioni reali”.
Anche per questo, “la Legge di Stabilità ci sta rovinando” affermano i rappresentanti delle associazioni, “spesso si dispone di spazi immensi ma non si riesce a creare una vera integrazione, e la discriminazione è forte anche tra studenti universitari”.
Il dibattito, cui hanno partecipato associazioni provenienti dalle province di Salerno e Napoli (Mondi Sostenibili, Intercultura, La Cometa del Sud, Giuridicamente, Alec, A ruota Libera, Unifriends Iuris), si è chiuso con l’auspicio di rincontrarsi per proporre nuove forme di collaborazione concreta e per provare a demolire la barriera sociale dei pregiudizi.