La DIA al Centro Sud sta effettuando un sequestro preventivo per equivalente imposto dal Gip presso il Tribunale di Salerno
DIA. Nella mattinata di oggi 11 dicembre 2017, a Catania, Cosenza, Roma, Napoli e Brindisi, personale della Sezione Operativa DIA di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo anche per equivalente, emesso dal GIP presso il Tribunale di Salerno nell’ambito dell’operazione convenzio-nalmente denominata “Porta Ovest” nei confronti di 9 persone fisiche (i diversi amministratori e/o legali rappresentanti pro-tempore della ditta Tecnis S.p.a. e quelli, di fatto ovvero di diritto, della ditta S.S.I. S.r.l., subappaltatrice della stessa Tecnis S.p.a.) e 2 persone giuridiche (le citate ditte Tecnis S.p.a. e S.S.I. S.r.l.).
Le prime, ritenute tutte responsabili, a vario titolo, dei reati di malversazione a danno dello Stato (art.316-bis c.p.) e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art.316-ter c.p.); le seconde perché individuate come soggetti destinatari della responsabilità amministrativa scaturita dalle medesime fattispecie di reato (art.24 d.lgs. 231/2001).
Con il provvedimento odierno – adottato sulla scorta delle fonti di prova già acquisite dalla DIA e poste alla base dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla DDA di Salerno lo scorso 9 novembre, nei confronti di 33 indagati – il GIP di Salerno, concordando con le risultanze investigative riepilogate nella richiesta avanzata dalla locale DDA, ha disposto il sequestro preven-tivo (anche per equivalente, laddove la liquidità disponibile non fosse sufficiente a raggiungere l’intero importo) di danaro, rapporti di credito, partecipazioni societarie, beni immobili e beni mo-bili registrati, nonché delle società Tecnis S.p.a. e S.S.I. S.r.l., per un valore complessivo di circa 31 milioni di euro, ritenendo tale somma provento delle attività illecite riferite alle due fattispecie di reato descritte.
In particolare è stato disposto il sequestro: in relazione al delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, nonché in relazione al connesso illecito amministrativo di cui all’art.24 d.lgs.231/01, della somma di circa 300.000 euro, indebitamente conseguita dal Procuratore Speciale in nome e per conto della ditta appaltatrice Tecnis S.p.a., e da quest’ultima ingiustamente attribuita alla relativa subappaltatrice S.S.I. S.r.l. nelle persone degli amministratori, rispettivamente di diritto e di fatto; nello specifico, il predetto Procuratore Speciale avrebbe conferito un subappalto non autorizzato in favore della ditta S.S.I. S.r.l..
Pur essendo tale impresa sprovvista delle specifiche qualifiche per poter svolgere i lavori affidatigli e in assenza delle prescritte comunicazioni alla Stazione Appaltante e procurando così alla citata S.S.I. S.r.l. un ingiusto vantaggio patrimoniale e cagionando un conseguente ingiusto danno alla Pubblica Amministrazione; in relazione al delitto di malversazione a danno dello Stato, nonché in relazione al connesso illecito amministrativo di cui all’art.24 d.lgs. 231/01, della somma di circa 30,6 milioni di euro.
Questa è stata conseguita dell’appaltatrice Tecnis S.p.a. per gli Stati d’Avanzamento Lavori relativi al Primo Stralcio Secondo Lotto dell’intervento Salerno Porta Ovest e impiegata dai vari Procuratori Speciali che si sono succeduti nel tempo, in nome e per conto della predetta appaltatrice, in modo difforme dalle finalità previste dall’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea a favore del Programma Operativo Nazionale denominato “Reti e Mobilità 2007.2013”, ovvero la realizzazione dell’opera Porta Ovest.