Sarno, Denuciati altri scarichi inquinamento del Rio Palazzo: più controlli per identificare i titolari degli allacci abusivi
Sarno– Il giorno 11 Maggio 2020 personale in servizio presso l’Ente Parco unitamente a personale del Nucleo provinciale Guardie Giurate Accademia Kronos di Salerno si recavano in Via Roma (Sarno) al fine di accertare alcune segnalazioni e denunce postate su pagine FB.
Giunti sul posto il personale poteva effettivamente constatare la presenza di due condotte: la prima condotta in cemento in sinistra orografica del Rio Palazzo, favoriva l’immissione di reflui di colore marrone, presumibilmente di origine fecale che emanavano un lezzo nauseante mentre la seconda, in destra orografica del Rio Palazzo, anch’essa in cemento, presentava una sezione più ridotta dalla quale fuoriusciva un piccolo rivolo di reflui, che a causa della colorazione, presenza di carta igienica, sedimi e lezzo nauseante, si riteneva potesse avere anch’essa origine fecale. A seguito di una prima attività ispettiva la prima condotta risultava essere probabilmente una vecchia canalizzazione dismessa mentre la seconda, risultava essere presumibilmente una canaletta per lo smaltimento delle acque stradali su cui probabilmente si erano allacciati abusivamente i titolari di alcuni scarichi di acque nere presenti lungo l’asse viario di Via Roma.
Ciò premesso, ritenuto che tale illecita attività di fatto determinava un vasto fenomeno di inquinamento del Rio Palazzo con violazione delle seguenti norme: Art.635 II comma per il reato di danneggiamento delle acque del Rio Palazzo; Art.734 C.P. per danneggiamento ed alterazione di luoghi soggetti alla speciale protezione dell’Autorità ed Art. 142 del del D.L.vo 22 gennaio 2004, n.42 per aver determinato un vasto fenomeno di inquinamento e conseguente alterazione dello stato di luoghi evidenziato dal cambiamento di colore delle acque, il personale intervenuto provvedeva a segnalare quanto accertato agli organi competenti affinchè si attivassero attraverso più approfonditi controlli utili ad identificare i titolari degli allacci abusivi.