Proseguono le indagini per acclarare le dinamiche del delitto del rione Fornelle
[ads1]Una storia inquietante che continua a dare notizia: il delitto del rione Fornelle, in cui un uomo sulla sessantina provò ad abusare del fidanzato della figlia, Luca Gentile, e finì da questo ammazzato con svariati colpi (in questo articolo i risultati dell’autopsia).
Tante le ipotesi che avevano preceduto la triste verità (all’inizio circolò la notizia che la vittima fosse stata uccise a sprangate: qui l’articolo scritto dal luogo del delitto), e tanti scenari inaspettati sono stati scoperti da allora fino ad oggi (uno tra gli altri in questo articolo).
Il giovane, reo confesso, ha subìto un nuovo interrogatorio in carcere, che pare sia durato tre ore, per stabilire le dinamiche dell’accaduto. In questo interrogatorio, con il supporto dello psicologo Antonello Crisci, si è tentato di ricostruire gli avvenimenti di quella tremenda notte in maniera quasi teatrale: lo psicologo ha impersonato la vittima, Eugenio Tura De Marco, nell’atto di violentare il giovane Luca, il quale ha dovuto mimare la reazione che ebbe con il suocero.
Tuttavia, data la diversità della stazza dello psicologo da quella di Eugenio, si ritiene che l’esperimento sia falsato. Stando alle indiscrezioni, Luca avrebbe colpito lo psicologo alla coscia: Tura De Marco, invece, fu colpito al fianco. Sembra comunque che questo esperimento sarà riproposto alla presenza di Daniela Tura De Marco sul luogo del delitto.
Infatti, già si sospettava che la figlia del sessantenne fosse coinvolta nell’omicidio (ne parlammo in questo articolo) e questo interrogatorio potrebbe confermare o smentire tutti i sospetti. Sicuramente ci si aspetta di dirimere i dubbi e le incognite disseminati dalle discrepanze tra la confessione del giovane e gli elementi probatori raccolti.
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