Chi crede che nel calcio moderno ci sia spazio solo per le tastiere, per le pay-tv, per i soldi e per gli interessi, e che non ci sia più spazio per il romanticismo, per l’attaccamento ad una casacca e per quei valori che hanno sempre caratterizzato, almeno in passato, lo sport più amato del mondo, è stato smentito da quello che, per i tifosi della Salernitana, è stato, è e sarà sempre ricordato come il “profeta”.
La persona in questione è il mister Delio Rossi che a Salerno ha scritto pagine importanti, forse le più belle, della storia della magica squadra granata e che da sempre condivide con i tifosi un rapporto di amore vero, puro, capace di scaldare i cuori, anche quelli più freddi, degli inossidabili sportivi salernitani.
Ieri, nel corso della trasmissione “Undici” in onda sulle reti Mediaset, è andato in scena l’ultimo episodio di questa grande storia d’amore, infatti il tecnico, rispondendo ad una domanda sulla formazione che porta nel profondo del suo cuore, ha elencato quello che è il suo “undici” ideale, un undici che va riportato per intero con immenso piacere, ovvero con Chimenti, Grimaudo, Tosto, Breda, Ferrara, Fresi, Ricchetti, Tudisco, Pisano, Strada e De Silvestro. Questa è stata la squadra che il tecnico ha allenato nella stagione 1993/1994 a Salerno e con cui ha ottenuto la promozione dalla Serie C alla B e che, nella stagione successiva, ha sfiorato addirittura la promozione in massima serie, se non fosse stato per lo spareggio perso per 2-1 con l’Atalanta, episodio che ricorda anche la moglie del mister, rimembrando anche le avverse condizioni atmosferiche.
Questa dichiarazione ha scatenato un vero e proprio delirio in città ed in provincia, con il nome del trainer che ancora una volta ha fatto il giro di tutti i cuori granata che mai e poi mai dimenticheranno gli strepitosi risultati ottenuti, anzi sperano in un eventuale ritorno a casa del tecnico, alla guida della squadra granata, cercando di ripetere le imprese passate.
Sognare non costa nulla, d’altronde la vita è fatta di sogni, ed in questo caso, non esiste un sogno che possa avere un sapore più dolce, pertanto citando una vecchia canzone, Delio “Sta cas aspett a te…!!!”.