Cattura con pallottole al narcotico ed abbattimento in macelli autorizzati per i capi di bestiame senza chip avvistati nelle immediate vicinanze delle abitazioni; sequestro del gregge e denuncia all’autorità giudiziaria, invece, per i proprietari di greggi ovine e caprine pizzicati al pascolo o in transito nel centro cittadino.
A dettare le nuove regole in materia di bovini vaganti e pascolo “non allineato” sono due ordinanze firmate dal sindaco Giovanni Moscatiello: la 58 e la 59 del 17 dicembre scorso. Due dispositivi che scandiscono in maniera chiara l’indirizzo che andranno ad adottare le forze dell’ordine coinvolte e le reali motivazioni alla base dei provvedimenti: ordine, pulizia, sicurezza e tutela dell’igiene pubblica.
Sono quindi, da oggi, ufficialmente attive le cosiddette “regole d’ingaggio” per la cattura e la successiva macellazione dei bovini privi di chip.
Le modalità d’intervento del protocollo operativo siglato in Prefettura lo scorso settembre quando si riunì il Comitato per la Sicurezza Pubblica prevedono, in caso di avvistamento di capi di bestiame nelle immediate vicinanze del centro abitato, che la polizia municipale attivi il protocollo attraverso la richiesta d’intervento della Forestale, di un veterinario dell’Asl di riferimento, carabinieri ed eventualmente Questura. Il bovino viene catturato mediante pallottole al narcotico e successivamente trasportato presso uno stallaggio convenzionato in attesa della macellazione
«Non è più la Baronissi di vent’anni fa – spiega il primo cittadino – non possiamo più tollerare il transito di pecore lungo le strade urbane né tantomeno possiamo consentire che i titolari dei due allevamenti censiti a livello comunale portino le rispettive greggi a pascolare a ridosso del polo universitario. Occorre, adesso, crearsi dei veri e propri stallaggi in collina e in montagna in maniera da garantire alle greggi piena autosufficienza».
Per chi non rispetta l’ordinanza è previsto il sequestro immediato del gregge da parte della polizia municipale e il deferimento del proprietario all’autorità giudiziaria. L’Amministrazione, in ogni caso, tende la mano agli allevatori della zona: « Siamo disponibili, come scritto anche nell’ordinanza, a supportare la realizzazione ex novo degli stallaggi anche favorendo l’accesso al credito. Non è solo una questione di “vista” e di decoro – aggiunge Moscatiello – ma un problema di igiene pubblica dovuto al rischio di trasmissione di malattie infettive»