Sabato 11 ottobre si svolgerà la decima Giornata del Contemporaneo, promossa annualmente dall’Associazione AMACI, con una serie di eventi gratuiti sul territorio italiano
[ads2]La Giornata del Contemporaneo è un evento che annualmente viene promosso dall’Associazione AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e che festeggia quest’anno la sua decima edizione con un preciso obiettivo: quello di incrementare sempre di più il numero di aderenti all’evento. La prima Giornata del Contemporaneo si è svolta nel 2005 e da allora sempre più musei e luoghi della cultura hanno aderito a questa grande manifestazione che attualmente conta 26 musei e oltre 1000 altri luoghi associati. L’evento si svolge generalmente il primo o il secondo sabato del mese di ottobre, in questo giorno le istituzioni aderenti all’iniziativa AMACI propongono una serie di mostre, incontri, convegni e laboratori legati all’arte del presente, aprendo le loro porte gratuitamente a tutti gli amanti della cultura.
Come ogni anno AMACI ha legato a questa giornata un’immagine guida realizzata da un artista contemporaneo che in questa occasione è Adrian Paci, artista di origini albanesi, ma italiano di adozione, con l’opera dal titolo Greeters. A partire dal 2006 numerosi artisti del panorama contemporaneo si sono alternati per la scelta dell’icona guida dell’evento, quali Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012) e Marzia Migliora (2013). La Giornata del Contemporaneo 2014 è contraddistinta da un’immagine che sottolinea come «L’arte trascende confini e nazionalità e con il suo linguaggio può contribuire al percorso di crescita e maturazione di ogni società civile». Il frame è stato scelto da Adrian Paci come metafora del viaggio, simbolo delle infinite possibilità del genere umano, il confine tra ciò che si percepisce e ciò che s’intuisce. Protagonisti sono due ragazzi nell’atto di salutare, chi o che cosa non è dato saperlo, un attimo congelato da una sequenza video ed è la sbavatura, l’indefinito dell’immagine che ha spinto Paci a utilizzarla perché «Nella sua fragilità quest’immagine rappresenta due persone di cui noi non sappiamo bene da dove vengono e dove stanno andando, ma fanno parte di un viaggio. Sono due persone che sembrano a cavallo tra due vagabondi e due profeti, sembrano due santi nell’atto di benedire. Mi piaceva la fragilità di quest’immagine, non solo la loro fragilità, ma proprio quella legata all’immagine, questo suo essere sgranato».
Adrian Paci s’interessa nella sua ricerca artistica a temi quali la debolezza, l’insicurezza, la perdita e l’abbandono e che riguardano in modo universale i rapporti umani. Il fotogramma scelto diventa un pretesto narrativo sottratto alla cronaca per trasportarci verso queste sensazioni di smarrimento. I due protagonisti estrapolati dal contesto in cui si trovavano diventano per lo spettatore delle figure indefinite alle quali può attribuire una serie di qualità o d’ipotesi dettate dalla loro posa e dal loro atteggiamento generale. Questo senso dell’indefinito accomuna i due ragazzi ritratti nell’immagine a tutti coloro che la osservano, uniti da questo misterioso legame empatico come in un abbraccio. «La scelta – come spiega Adrian Paci – è stata quella di accostare due realtà che sembrano lontane, antitetiche. I due giovani della foto non c’entrano nulla con il cosiddetto “mondo dell’arte”. Nessun collegamento sembra riuscire a mettere insieme il vissuto che emerge da questa immagine e la realtà sofisticata e a volte cinica del mondo dell’arte. E qui sta il significato più profondo e il contributo che questa immagine cerca di portare: la semplicità e il carico di mondo che essa porta con sé s’incontrano e si scontrano con il mondo dell’arte. “Quelli che stanno fuori” semplicemente salutano “quelli che stanno dentro” innescando una comunicazione carica di umanità».
Sabato 11 ottobre 2014 i luoghi associati ad AMACI promuoveranno quindi una serie d’iniziative gratuite per la Giornata del Contemporaneo. In Campania si possono segnalare una serie di eventi tra i quali quelli organizzati dal Museo MADRE a Napoli con Un sabato al museo, una giornata dedicata a visite didattiche per adulti e bambini e speciali incontri con i curatori e il direttore del museo. Anche il Museo Novecento a Napoli presso Castel Sant’Elmo propone ingresso gratuito e la visita alle installazioni Le jardin (di Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau) e My dreams they’ll never surrender (di Gian Maria Tosatti) opere vincitrici ex aequo della terza edizione del CONCORSO GIOVANI ARTISTI – Un’Opera per il Castello.
Interessanti i percorsi che invece prevedono la visita in spazi pubblici dedicati all’arte come il Metroart Tour_Day con visite alle metropolitane dell’arte di Napoli che si svolgeranno dalle ore 10.00 alle ore 17.00, oppure l’iniziativa Land Art Campi Flegrei al Parco Urbano dei Camaldoli. A Salerno si possono segnalare le mostre Confronto al femminile al Museo Roberto Papi (per il quale indirizzo alla lettura dell’articolo relativo a questo link) e Per gli involontari di guerra al Museo dello Sbarco e Salerno Capitale (per il quale mi permetto d’indirizzare alla lettura dell’articolo a questo link).
Per maggiori informazioni e per conoscere le altre iniziative della decima Giornata del Contemporaneo in Campania cliccate qui.
Immagini tratte da museoman.it e newslocker.it