Deae Maris: nell’Ipogeo del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, la Mostra d’Arte organizzata da Salerno in Arte, con le opere di Olga Marciano
[ads1]”Ci sono molti motivi per cui ho pensato alle Deae Maris. Innanzitutto la dedico a mio padre – ha dichiarato Olga Marciano – perchè aveva il mare negli occhi; lui mi ha trasmesso l’amore per il mare e l’ambiente. Le mie sculture sono ecosostenibili perchè realizzate col riciclo artistico dei rifiuti. Il rifiuto è stato trasformato con un trattamento con collanti e colori naturali.“
Opere ecosostenibili. L’assessore alla cultura Ermanno Guerra ha detto a riguardo che “questo può essere uno spunto interessante, ma non sufficiente. Segnala un’importante sensibilità ambientalista, ma se le opere non avessero un pregio artistico questo spunto sarebbe da sè superato. Olga Marciano si segnala per un’eleganza e affronta questo rapporto con le muse in maniera davvero affascinante.”
Questa è la sua prima mostra di sculture, essendo principalmente pittrice (visita il sito ufficiale). Ogni opera ha con sè una bottiglia con un messaggio di Vicente Barra: idealmente, il messaggio che le Deae Maris portano all’uomo. Come metafora dei messaggi nelle bottiglie, anche queste opere dal mare di Salerno approderanno ai lidi di Amalfi.
Le opere proposte dall’artista sono di rara bellezza; di commovente bellezza anche il chiaro scuro stilistico che si pone tra i luoghi e le opere, rarefatto dal gusto con cui le sculture sono plasmate. Il visitatore si troverà in uno spazio ideale, sensorialmente avvolto da più stimoli che lo porteranno in una surrealtà verosimile: un risultato non scontato, pregio di pochi artisti.
La mostra Deae Maris ha un senso di dinamismo molto accentuato, vera e propria narrazione di senso e significato: l’ideale, il bello, il magico che esiste prima dell’uomo e che, secondo chi scrive, ha il compimento più puro nella maternità si trasforma fino a morire sotto le mani dell’uomo che non sa amare, non riesce a costruire. Non è più il canto della sirena che rapisce per portare a morire ma il contrario: la sirena, col suo canto, trascina alla vita.
“Tutto quello che ho realizzato coi rifiuti l’ho realizzato a memoria perchè il mare è parte di me, lo è da sempre. Mi è stato trasmesso da mio padre come parte del nostro respiro. Ho citato il Pascoli: Questo mare è pieno di voci. Il mare ci parla, se sappiamo ascoltarlo. Questa volta ha protestato attraverso i messaggi di queste divinità, scritti da Vicente Barra e posizionati nelle opere stesse.”
Olga Marciano
Questa mostra è parte del Waiting for the Salerno Biennale (qui l’articolo inerente la prima Biennale d’Arte, qui parlammo della mostra di Olga in quell’occasione), un percorso che porterà alla Biennale d’Arte Contemporanea che si terrà ad Ottobre, della quale Olga Marciano è Curatrice.
La Mostra è generata dalla collaborazione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, che Olga Marciano ha ringraziato calorosamente Rosa Maria Vitola, che si occupa del coordinamento generale; l’artista ha ringraziato anche il Comune di Salerno per il suo patrocinio, segnalando che “la mostra rientra nel percorso La Notte dei Musei (il 21 Maggio ci sarà il Vernissage) sia nel percorso di Salerno Porte Aperte“; a questo riguardo, l’assessore Guerra ha espresso la convinzione che “la cultura è una delle esigenze della comunità: i cittadini, tra i parametri di valutazione della vivibilità di una città, individuano sicuramente la cultura“.
La mostra resterà aperta dal 17 al 25 Maggio 2016
dalle 9.30 alle 18.30 (Giorno di chiusura: lunedì).
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