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De Luca venerdì 4 dicembre, dati sull’epidemia e lo sciacallaggio mediatico

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De Luca venerdì 4 dicembre, dati sull’epidemia e lo sciacallaggio mediatico
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Nuovo intervento del Presidente De Luca riguardante i dati dell’epidemia e lo sciacallaggio mediatico. I nuovi progetti per la Campania

De Luca conferma che la regione Campania uscirà dall’ epidemia di covid prima e meglio delle altre regioni e lo farà in un contesto di totale trasparenza. Il Presidente De Luca apre l’aggiornamento di venerdì 4 dicembre 2020 con le misure adottate in Campania nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda i posti letto occupati nei reparti “covid” essi sono attualmente sotto il 40% rispetto a quelli disponibili. Per quanto riguarda i decessi, la Campania resta la regione con il tasso di mortalità più basso d’Italia in rapporto al numero di abitanti presenti sul territorio, mentre l’occupazione dei posti letto di terapia intensiva è sceso a 160, 180, portando il tasso di occupazione  delle T.I. a 28% rispetto ai posti disponibili. De Luca ribadisce che in altre regioni vengono dichiarati più posti disponibili per far abbassare il tasso di occupazione delle terapie intensive.

In Campania ad oggi sono giunti 1 milione e 450 mila vaccini antinfluenzali. Per la prima decade di gennaio verrà eseguita un’ esercitazione generale per il piano di vaccinazioni straordinarie anti-covid, mentre ci si sta già procurando dei congelatori fino a -80 gradi per conservare i vaccini. Nei prossimi mesi verranno riaperte le attività chirurgiche chiuse nelle scorse settimane.

De Luca ritorna sulla campagna di aggressione mediatica, con la pubblicazione di dati falsi riguardanti le risorse giunte in Campania. De Luca ribadisce che i dati corretti e certificati sono stati pubblicati sul sito Regione Campania, una regione che nell’ambito della sanità riceve 45 euro pro capite in meno rispetto al Veneto, 40 euro pro capite in meno rispetto alla Lombardia, 60 euro pro capite in meno rispetto all’ Emilia Romagna, 30 euro pro capite in meno rispetto al Lazio.

Il personale medico giunto in Campania a sostegno dell’emergenza, regione che ha 16 mila dipendenti in meno in ambito sanitario rispetto al Veneto; 15 mila in meno dell’ Emilia-Romagna, 12 mila in meno rispetto al Piemonte, 60 mila in meno rispetto alla Lombardia. Ad ottobre sono stati richiesti alla Protezione Civile 600 medici e 800 infermieri in più, ma solo 10 anestesisti e 85 medici di medicina generale, con analogo numero di infermieri, è il personale giunto in regione per far fronte all’emergenza.

Gli ospedali modulari quali centri “covid” non sono completamente occupati, altrimenti per le emergenze non ci sarebbero più posti disponibili. Il 70% dei posti dovrà essere lasciato libero secondo quanto stabilito dallo stesso Ministero della Salute. Ma nel frattempo tutti i pazienti sono stati ospitati e curati con dignità nelle strutture pubbliche.

Ci sono regioni che stanno uscendo dalla zona rossa con un numero maggiore di 4 o 5 volte di ricoveri in terapia intensiva, mentre la Campania è la regione che ha retto meglio sul fronte dell’emergenza, anticipando alcune misure, come  la chiusura delle scuole e il la predisposizione di una misura “filtro” in estate per chi rientrava dall’estero.

Con l’arrivo delle imminenti festività natalizie, non sarà inoltre possibile in regione raggiungere le seconde case e sarà vietata la mobilità tra comuni e regioni. Bisognerà fare un sacrificio nel non incontrarsi durante le festività per non dover rivivere una seconda ondata di contagi a gennaio.

Per quanto riguarda i passi per la riqualificazione della regione, è stato presentato un progetto in Campania  che nei prossimi 5 anni mirerà alla risoluzione dei problemi strutturali e la depurazione delle acque. Sono previsti inoltre interventi di riqualificazione urbana per le grandi periferie, per la Piana del Sele, del Litorale Domizio, un nuovo piano casa. Altro obiettivo della regione è quello della “solidarietà”, cioè un aiuto alle fasce deboli e sostegno alla crisi demografica dei prossimi mesi. Ulteriore obiettivo un programma di informatizzazione, digitalizzazione e sburocratizzazione delle attività relative ai permessi ambientali e urbanistici.

Secondo De Luca, inoltre, si sta cercando al livello nazionale di ridurre le risorse da trasferire al sud del paese. De Luca sostiene che in Italia non ci siano piani e progetti a differenza degli altri altri paesi europei per la realizzazione di opere che rendano l’Italia uno dei paesi all’avanguardia.

Altri progetti riguardano il servizio di alta velocità da Battipaglia verso il nord, la nuova stazione ferroviaria di Benevento. Per la città di Napoli ci sono 10 progetti, tra cui quello di Palazzo Penne che diventerà un edificio architettonicamente moderno, un centro di documentazione delle trasformazioni urbanistiche in Campania. A Caserta dovrebbero invece ripartire i lavori per il Policlinico e dovranno ripartire anche i lavori per il parco del Vesuvio. Si lavorerà nei prossimi mesi per le aziende in crisi e il lavoro per le nuove generazioni. L’appello di De Luca continua sulla linea del rigore verso se stessi e la propria famiglia, atteggiamento da mantenere durante le festività natalizie per evitare nuove ondate dell’epidemia.

 

 

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Ho studiato il tedesco, l´inglese e dopo la laurea triennale in Traduzione e Interpretariato a Napoli mi sono trasferita a Gorizia, poi Trieste, Udine, Klagenfurt am Wörthersee e Vienna. In questi posti ho fatto bellissime esperienze di lavoro, tra cui la traduttrice presso l´ORF. Ho conseguito la laurea specialistica a doppio diploma italo-austriaco in Lingue e letterature straniere ed ho vissuto tanto tempo lontana dalla mia "comfort zone". Ho incontrato tantissime persone e mi sono avvicinata incuriosita alle loro culture. Mi piace la lettura, il mondo dell´informazione, l´arte, la tecnologia. Sono attenta alle problematiche sociali e sensibile alla tutela degli animali randagi.