De Luca, nell’ormai consueta diretta settimanale, parla a tutto tondo sull’emergenza Covid-19 in Campania. Ecco le principali novità
Un Piano economico-sociale in vasta scala. È questa la principale novità a margine delle comunicazioni che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha dato questo pomeriggio. “Abbiamo lavorato per mettere a punto un piano di investimenti imponente nel campo delle politiche sociali e del sostegno alle attività economiche e professionali, e sarà presentato domani mattina. Si tratta di un piano enorme, da 500 milioni di euro, che prevede interventi in aiuto alle face deboli, nelle aree dove vi sono insediamenti di immigrati (in provincia di Salerno, principalmente nella Piana del Sele n.d.r.), oltre a sostegni per le aziende del turismo e di tutte quelle che hanno subito ingenti danni dovuti all’emergenza.” Poi lo sforzo a snellire le modalità di diramazione dei fondi: “È fondamentale uno sforzo di semplificazione burocratica, perché in genere l’italia ha una malattia, ci mettiamo un’eternità: quindi procedure rapide e dirette.”
Questione sanitaria
“Positivo che rallenta al nord il contagio. Crescono invece al sud, com’era prevedibile. In Campania abbiamo registrato più giovani contagiati rispetto al resto d’Italia“. – La risposta a questo dato viene data proprio dal Governatore, che presuppone siano numeri subordinati ai molti giovani tornati dal Settentrione. Poi prosegue: “Abbiamo contrastato l’ipotesi di passeggiare con i figli perché bisogna valutare le conseguenze che ne derivano. Più siamo rigorosi sul breve, più il calvario durerà poco e viceversa. Se non stringiamo i denti per 10 giorni rischiamo di tenere a casa i bambini a giugno e luglio. Contiamo di avere picco per fine aprile inizio maggio. Da queste date potremmo avere poi un abbassamento dei contagi fino a zero.”
Sui Tamponi (e i ritardi)
“Abbiamo raddoppiato i tamponi fatti, ma ci sono troppi che si improvvisano medici perché non hanno niente da fare. Non ascoltiamo questa valanga di frottole” – commenta De Luca. “Il dato campano è comunque come previsto dall’algoritmo. Senza focolai nelle residenze per anziani privati e nelle zone di Sala Consilina e Ariano, saremmo in media con nostre previsioni. Da rilevare che non sono cresciuti i ricoveri nelle terapie intensive. Il virus potrebbe aver perduto una parte della sua aggressività. E’ uno degli elementi positivi, ma faremo verifica più attente” – spiega.
“Abbiamo un ritardo, molti arretrati, che falsano la previsione dell’algoritmo. Forse dovremmo rifarli. Il kit rapido lo facciamo per avere prime indicazioni per il personale medico, nelle zone in quarantena, ma va fatto in ospedale e seguito con il tampone per avere certezza. Fare il tampone a 6 milioni di campani è impossibile. Non ci sono tra l’altro, sono forniture che non ci arrivano. Soprattutto i reagenti. Facciamo pressione sulle case farmaceutiche. In nessuna parte del mondo sono stati fatti a tutti”.