Al bando per il personale necessario nei reparti di terapia intensiva in Campania, rispondono 157 medici. De Luca: “Un bel passo in avanti”
De Luca inizia il suo discorso del venerdì pomeriggio facendo riferimenti chiari a De Magistris, che secondo il suo parere non fa altro che intervenire in maniera inappropriata sull’operato della Regione Campania.
Il Presidente invita i Ministri del Governo ad incontrarsi in tv per un dibattito non registrato, poiché alcuni continuano ad esprimersi sulle emittenti pubbliche con dichiarazioni che dimostrano tentativi di sciacallaggio nei confronti dell’amministrazione regionale campana. In particolare cita il Ministro Di Maio che avrebbe favorito la nomina di un commissario esterno alla Campania, cosa che secondo il Governatore De Luca, sarebbe un’atto di mancata presa di coscienza delle problematiche che la regione, soprattutto durante la pandemia, avrebbe avuto nella gestione efficace delle problematiche e dell’emergenza.
Il Presidente condanna i giornalisti che hanno effettuato riprese negli ospedali, video successivamente mandati in onda nei programmi serali. Nelle registrazioni vengono spesso intervistate persone non riconoscibili. De Luca condanna questi tentativi di attacco delle istituzioni campane, poiché non bisognerebbe sottoporre il personale sanitario e medici a stress da sciacallaggio mediatico. Inoltre è reato effettuare riprese negli ospedali senza l’autorizzazione del direttore sanitario.
De Luca torna sui dati dell’epidemia. A causa del Covid i decessi in Campania restano ancora contenuti rispetto alla densità abitativa e rispetto ai dati registrati nelle altre regioni. Il tasso di occupazione delle terapie intensive si attesta intorno al 29%. Ieri 194 i posti occupati in terapia intensiva in Campania, mentre nelle altre regioni i numeri sono molto più elevati. Da questa estate sono stati realizzati 646 posti di terapia intensiva, che hanno permesso secondo il Governatore campano, di non mettere gli ospedali sotto stress. Il Governatore sottolinea anche la discrepanza rivelatasi nel livello di contagiosità del virus in tutta Italia, un indice RT che resta molto basso, quando i ricoveri nelle terapie intensive non testimoniano un tale indice di contagiosità.
De Luca cita poi la dimostrazione effettuata dal Governatore Zaia con i test antigenici fai-da-te. Egli si chiede se siano davvero affidabili. Nel caso lo fossero, De Luca chiede che vengano riconosciuti dall’ISS e il Ministero della Salute per poi essere doverosamente distribuiti a tutte le regioni. Se tali dispositivi non fossero affidabili, la questione andrebbe almeno chiarita dagli organi sanitari competenti.
Il tasso dei positivi in Campania è sceso dal 16 al 15%, grazie ai provvedimenti regionali istituiti. De Luca sostiene che la zona rossa in Campania non è attuata con provvedimenti rigorosi, in quanto ci soni tanti negozi aperti e molta mobilità tra i comuni tale da non potersi definire una “zona rossa” a tutti gli effetti.
Per quanto riguarda il personale sanitario necessario nei reparti Covid, è stato pubblicato un bando a cui hanno aderito 157 medici, che contribuiranno a rendere operativi altri posti di terapia intensiva. In totale ci saranno 27 anestesisti, 77 medici nella medicina d’urgenza, 35 pneumologi, 19 infettivologi in più per combattere l’emergenza. Oggi in regione sono stati effettuati 27 mila tamponi e nel 70% dei casi i pazienti riescono a ricevere messaggi informativi sulla positività, grazie all’ attivazione e l’ implementazione della piattaforma digitale “Sinfonia“. Per la riapertura delle scuole si pensava di riaprire alcune classi il 24 novembre, ma al momento il Presidente conferma che non verranno riaperte senza una sicurezza confermata dal punto di vista sanitario.
De Luca spiega perché ha desistito dall’applicare una zona rossa in Campania perché non c’erano controlli tra i comuni e tra i confini della zona rossa e le altre. Poi sembra che non fossero nemmeno chiari se avessero ricevuto sussidi economici quelle attività chiuse a seguito di ordinanze regionali.
Il presidente invita inoltre a non rilassarsi nelle prossime settimane e durante le festività natalizie per evitare una nuova ondata di contagi e decessi a gennaio. Nel frattempo in regione sono state già vaccinate un milione di persone contro l’influenza stagionale.
De Luca ha anche richiesto un piano socio-economico per la Campania, ma non c’è stata alcuna conferma dal parte del Governo.