De Luca ieri a Rai3, nella trasmissione di Gramellini, al vetriolo sugli assistenti civici: “Ci aspettiamo ondata di venditori di cocco”

Il Presidente della Regione Campania, Vicenzo De Luca è è stato ospite, nella trasmissione Rai 3 condotta da Massimo Gramellini “Aspettando le Parole”. Il Presidente non si è risparmiato, come al suo solito, con delle stoccate al Governo in merito alla decisione di riaprire le Regioni, e a De Magistris sugli orari della movida: “Chi Governa deve sapere che l’epidemia è dietro l’angolo, non alle nostre spalle. Io proporrei da oggi in poi di togliere il nome delle regioni: non parliamo più di Lombardia, di Piemonte, parliamo di territori nazionali“.

Poi sempre contro il Governo Conte: “Mi sarei aspettato l’assunzione di un criterio oggettivo e semplice. Nei territori del nostro Paese nei quali per un mese di fila si registrano più di 200 casi di contagio al giorno è ragionevole che sia una limitazione della mobilità. Che questo territorio si chiami Campania o si chiami Lombardia o si chiami Emilia non conta nulla. Abbiamo regioni meridionali che grazie a Dio hanno retto bene. Non credo che sia un delitto ragionare su come evitare di importare possibili nuovi focolai di contagio“.

Ma il Governatore ha dato il meglio di sé, con la solita verve e ironica, sull’arrivo degli assistenti volontari: “Ci domandiamo cosa diavolo debbano fare. Ci hanno detto che non fanno praticamente nulla, ma solo moral suasion. Mi preparo, dunque, a vedere in azione sessantamila raddrizzatori di banane o venditori di cocco. Persone che improvvisano, ma questa è l’Italia di oggi“.