Un nuovo duro attacco da parte del governatore della Campania Vincenzo De Luca, ospite ieri ad Otto e mezzo, al presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi
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Impresentabili, Legge Severino. Questi i due temi discussi ieri, nel corso della trasmissione “Otto e mezzo” condotta da Lilli Gruber, con l’attuale governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Parole dure quelle rivolte al presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi: “Ha fatto un atto infame di responsabilità o irresponsabilità a 24 ore dalle elezioni, un atto di una scorrettezza unica”.
Il governatore non dimentica e non perdona. Facciamo un passo indietro. Qualche giorno prima delle elezioni regionali in Campania Rosy Bindi rese nota una lista di candidati “impresentabili”; tra i 17 nomi figurava con il numero 5 Vincenzo De Luca, per il reato di concussione continuata.
Immediata fu la reazione del neo governatore che annunciò di voler querelare la Bindi per diffamazione. Detto, fatto. “L’onorevole Rosaria Bindi ha violato più di una regola. Non è che ti svegli la mattina, a 24 ore dalle elezioni, e ti inventi la categoria degli impresentabili. Chi sono gli impresentabili? Per me – ha aggiunto De Luca – lei è impresentabile da tutti i punti di vista”.
Alla richiesta poi di specificare cosa egli rimprovera alla Bindi la risposta è stata netta: “Io le rimprovero la sua stessa esistenza”.
Altro argomento, nuove polemiche. Questa volta il bersaglio è la Legge Severino.
De Luca attende la pronuncia della Corte d’Appello in merito all’accusa d’abuso d’ufficio e all’eventuale applicazione della sospensione dalla carica nel caso in cui dovesse essere confermata la sentenza di primo grado. “Se verrà applicata avrò 18 mesi di ferie pagate dallo Stato” ha ironizzato De Luca.
Polemiche e bufere giudiziarie, il solito tran tran.
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