Diretta di De Luca del 26 febbraio 2021: da lunedì 29 scuole chiuse fino al termine della vaccinazione completa del personale scolastico
Durante la diretta di venerdì 26 febbraio 2021, dopo alcune parole di cordoglio espresse dal presidente della Campania a proposito della morte dell’ Ambasciatore e del Carabiniere assassinati in Congo, De Luca torna a parlare della situazione governativa nazionale. Il Presidente si esprime con molto scetticismo sulla presenza di molti “tecnici” che potrebbero avere poca sensibilità per i problemi sociali e territoriali.
De Luca ribadisce di non aspettarsi uno “stato di polizia” in questo periodo di emergenza sanitaria, ma si aspetta maggiori controlli dalle forze dell’ordine sul territorio per il controllo nell’uso delle misure anti-covid.
De Luca invita di nuovo a ragionare sulla produzione italiana di “vaccini”, che doveva essere organizzata già dalla scorsa primavera. De Luca mette inoltre in luce il fatto che il Commissario all’emergenza pandemica al giorno d’oggi non è tenuto a rispondere del suo operato alla Corte dei Conti. Egli è solo in dovere di rendere note le spese effettuate.
A proposito dei vaccini, De Luca ricorda che la Regione Campania ha presentato un fabbisogno preciso della regione su vaccini. Ad oggi però sono state somministrate 64 mila dosi in meno rispetto al Lazio pur avendo lo stesso numero di abitanti, 26 mila dosi in meno rispetto all’Emilia Romagna, 7 mila in meno rispetto alla regione Veneto. E’ pur vero che ci sono altre regioni con un numero maggiore di anziani, ma ci si aspetta un recupero di quelle dosi non ricevute entro fine marzo.
In Gran Bretagna si sta al momento somministrando solo la prima dose di vaccino e non la seconda e magari sarà necessario effettuare questa operazione anche in Italia. Senza la seconda dose si avrà una copertura minore.
De Luca comunica la chiusura da lunedì di tutte le scuole. 6 casi positivi alla variante inglese registrati nelle scuole di Napoli. Queste varianti hanno un’aggressività maggiore in generale, ma soprattutto sulla popolazione giovanile. Bisogna far fronte alle varianti nuove che sono emerse e vaccinare il personale scolastico. Sono queste le motivazioni importanti che hanno portato alla chiusura imminente delle scuole.
Ritornando ai dati della Campania: al momento risultano prenotati 114 mila persone appartenenti al personale scolastico e ad oggi di queste ne sono state vaccinate 28 mila. Nel mese di febbraio sono 142 mila le dosi di vaccino Astrazeneca giunte in regione, mentre a marzo saranno 164 mila. Entro metà marzo sarà effettuata la vaccinazione dell’intero personale scolastico.
Inoltre per la vaccinazione degli anziani in regione, si è ancora impegnati nella prima fase di vaccinazione degli ultraottantenni di cui ad oggi ne sono stati vaccinati 70 mila.
De Luca ribadisce il tentativo di approvvigionarsi di vaccini all’estero. La Campania non userà mediatori e intermediari per acquistare i vaccini. I vaccini saranno sottoposti all’Ema europea e l’Aifa italiana, non saranno somministrati vaccini non controllati.
De Luca ritorna anche sul numero dei contagi in Campania e sottolinea che fino a quando si avranno 2mila positivi al giorno si potrebbe verificare di nuovo una saturazione dei posti letto nei reparti Covid e in quelli di terapia intensiva. Se non verrà frenata l’onda del contagio, altri reparti dovranno esser chiusi. Si utilizzeranno posti letto delle strutture private per evitare la saturazione delle terapie intensive e la chiusura dei reparti.
Altra importante novità riguarda l’Istituto dei Tumori “Pascale” di Napoli, che dal primo marzo darà via ad attività di tele assistenza per i pazienti oncologici. Si potranno far “tele visite” per evitare che pazienti fragili debbano andare in ospedale e rischiare di contagiarsi. Si utilizzerà la piattaforma sinfonia per le visite ambulatoriali in telemedicina.
Altra novità importante riguarda l’ acquisto e la distribuzione di tessere per testimoniare l’avvenuta vaccinazione contro il covid-19.
Capitolo rilancio dell’economia: dagli osservatori internazionali i dati per l’Italia sono preoccupanti: si parla si una discesa della crescita dal 5 e 6 al 3 e 4 %. L’Italia alla fine del 2021 sarà sotto il livello pre 2019, mentre Francia e Germania avranno un punto percentuale in più. Questo testimonia il lento declino del paese.
Nessuno del nuovo governo, sostiene il Presidente della Regione Campania, ha riferito quali sono le risorse del recovery plan di 209 miliardi di euro destinate la sud. Nel secolo scorso, la Germania ha avuto il coraggio e la forza ideale e politica di coinvolgere la ex Germania comunista con un massiccio programma di investimenti e di portare quindi quel pezzo di Germania allo stesso livello della BDR.
In tutta Italia, osservando il quadro amministrativo e burocratico, si intravede l’ impossibilità di rendere gli investimenti produttivi, a causa del codice degli appalti, della giustizia amministrativa e penale, della stratificazione istituzionale e l’intervento su una opera di 50 competenze.
In Campania è andata a buon fine l’opera di decontribuzione del 30% delle imprese del sud. E’ stato pubblicato un bando per le società di progettazione per realizzare grandi opere nel campo delle infrastrutture, ambiente e trasporti e tentare di scavalcare la palude burocratica. Tra un anno saranno circa 31 i treni nuovi sulle linee flegree e si sta lavorando su una società regionale unica per il trasporto pubblico. Inoltre è stato possibile assumere circa 350 giovani all’Eav grazie al risanamento economico messo in piedi dalla società, che si è distinta negli ultimi anni per aver effettuato i pagamenti in soli 55 giorni. La Campania di oggi è pronta pertanto ad accettare la sfida di efficienza con chiunque.
Infine si sta valutando in queste ore la possibilità di riavviare il piano del lavoro. Dopo il “primo” concorsone della Regione Campania si realizzerà un nuovo bando per i comuni e per i giovani che andranno a lavorare nella pubblica amministrazione. De Luca ribadisce l’importanza del tema del lavoro per offrire nuove opportunità ai giovani.
De Luca conclude dicendo che le prossime settimane saranno difficili per via della crescita dei contagi. La modalità dello “stop and go” non ha abbassato la curva dei contagi, come avrebbe invece fatto, secondo De Lica l’applicazione di un’unica misura su lungo periodo.