Siamo nella terza ondata dell’epidemia covid, afferma il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nella diretta del 12 marzo 2021
“Si sta in casa” dice De Luca. “Siamo in guerra” ritornando sulle stesse parole durante la diretta del 12 marzo 2021. “In ogni condominio c’è un cittadino che muore di covid” afferma il Presidente della Regione Campania.
Il numero di positivi della giornata di ieri è pari a 2.700, di cui 500 sintomatici e se solo il 10% di queste persone necessita di ricovero, ci sarebbero 50 posti letto da liberare ogni giorno nel sistema ospedaliero della Campania.
Vaccinazione personale scolastico: sulla piattaforma per la raccolta delle iscrizioni per la prenotazione del vaccino, il Ministero ha rifiutato di confermare che le persone reali dipendenti della pubblica istruzione, questo a nome del rispetto della privacy. De Luca trova “ingiustificato” un tale atteggiamento rispetto ad una causa più importante.
Alla stesso modo il Presidente fa riferimento alle pratiche per l’apertura dei padiglioni delle vaccinazioni. Per aprire un centro di vaccinazione e per paura dei controlli dei carabinieri dei Nas, attualmente i documenti per l’apertura richiedono delle prescrizioni infinite. De Luca ricorda che in Israele anche nei motel sono state effettuate le vaccinazioni, mentre in Italia la burocrazia rischia di rallentare procedure di estrema importanza.
De Luca fa anche un ulteriore chiarimento rispetto ai vaccini: per il personale sanitario, agli ultraottantenni e alle fasce deboli vengono somministrati il vaccino Pfizer e Moderna, perché sono vaccini più efficaci per quelle patologie e tipo di esposizione.
Per le persone che non hanno malattie rilevanti si utilizza invece in regione il vaccino Astrazeneca. Il vaccino Pfizer non c’è nella misura necessaria, infatti si parla solo di forniture apri a 40, 30, 20 mila dosi al mese.
Un altro vaccino, quello Astrazeneca viene somministrato al personale scolastico e alle forze dell’ordine. Ci sono state alcune “ricadute” afferma De Luca in persone che hanno ricevuto il vaccino Astrazeneca. Sono milioni in Europa, la gran parte della popolazione inglese è stata vaccinata con vaccino Astrazeneca. Non si sa ancora se patologie e decessi siano direttamente collegate alla somministrazione della dose. In Campania tuttavia in via precauzionale è stato sospesa la somministrazione della partita “incriminata”.
Il Presidente De Luca inoltre decide di ricordare un evento secondo il suo parere poco chiaro e discutibile sul fronte della tutela delle campagne vaccinali. A fine dicembre il governo italiano con alcuni governi europei hanno comunicato che erano arrivati i vaccini. E’ stata organizzata una giornata simbolica il “V-day” domenica 27 dicembre, dedicata al nuovo vaccino. Giunse da Bruxelles al Brennero un furgone con poche dosi, ma con tanta scorta di forze dell’ordine. Il 27 dicembre eravamo nel pieno di una campagna no-vax, poiché il vaccino Pfizer era sotto accusa. De Luca dice che in quell’occasione aveva deciso di dare un messaggio di fiducia verso il nuovo vaccino facendolo proprio personalmente. Alcune persone che avrebbero dovuto farlo ed erano state richiamate per fare i vaccini, non hanno risposto all’invito e molti sono i vaccini rimasti nelle celle senza essere utilizzati.
La prospettiva oggi per la Campania è di porre fine al calvario per il 2021. Almeno per il mese di luglio l’obiettivo della regione era quello di rendere tutta la città di Napoli libera dal covid, ma i vaccini non sono arrivati e non sarà possibile portare a termine questo piano.
Ad oggi infatti sono solo 173 mila le persone che hanno ricevuto le due dosi. Con questi ritmi non saranno vaccinati più di 700 mila abitanti entro fine anno. Si sa che dovrebbero arrivare alcuni milioni di vaccini entro fine aprile, maggio, giugno, in particolare quello Johnson&Johnson, ma la Campania mira ad approvvigionarsene autonomamente. Senza l’immunità di gregge non si tornerà ad una vita normale. L’obiettivo è quelli di procedere per classi di età e non più per categorie come avvenuto fin ora. Solo le categorie del personale sanitario, quelle a rischio e gli ultraottantenni saranno quelle che avranno la precedenza.
Per l’individuazione dei padiglioni dove eseguire le vaccinazioni, la coldiretti ha messo a disposizione le sedi di diverse aziende.
Si farà una battaglia per una distribuzione equa e corretta dei vaccini, affinchè la Campania non riceva meno dosi rispetto ad altre regioni, dato che già attualmente riceve meno fondi per ogni cittadino.
De Luca infine ricorda un’altra importante vittoria conseguita dalla regione, cita la richiesta all’Aifa di ammettere al finanziamento pubblico alcuni farmaci per patologie gravi. Dopo questa segnalazione questa richiesta è stata approvata.
Attualmente in Campania ci sono 152 mila persone in cassa integrazione straordinaria e altre 8.500 che ricevono altre forme di cassa integrazione. Ci sono molti lavoratori in condizioni di strema precarietà. Entro il mese di marzo c’è la possibilità di “stabilizzare” lavoratori socialmente utili tramite contributi nazionali, per far si che queste persone possano arrivare alla pensione entro 3,4 anni e ci si augura un restante “blocco” di lavoratori precari.